Domani primo volo per Orion, la navicella che ci porterà su Marte

Si protrae di un giorno l'attesa per il primo volo di prova della navicella spaziale Orion, che partirà il 5 dicembre da Cape Canaveral anziché il 4 dicembre. Inviariato il programma: arriverà a quasi 6mila chilometri di altezza e farà due giri attorno alla Terra prima di rientrare nell'atmosfera.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Domani tutti con il naso all'insù: alle 13:05 ora italiana la NASA lancerà in orbita la capsula Orion dalla Force Station di Cape Canaveral, a bordo di un razzo Delta IV. Il lancio, che avrebbe dovuto avvenire il 4 dicembre, è stato posticipato al giorno successivo a causa di pprobemi tecnici, meteo ed esterni.

Il programma tuttavia resta invariato. Sarà un lancio di prova: la navicella arriverà a un'altezza di 5793 chilometri (15 volte oltre l'orbita della ISS), farà due giri attorno alla Terra per poi rientrare nell'atmosfera e poi nell'Oceano Pacifico, al largo della costa della Bassa California. Qui sarà recuperata con l'aiuto della Marina degli Stati Uniti. Tutto durerà 4 ore e mezzo circa: qui trovate tutte le fasi della prova.

Perché tanto clamore per un test? Perché il razzo costruito da Lockheed Martin per conto dell'Agenzia Spaziale statunitense non è un razzo qualsiasi, è quello a che porterà nello Spazio la navicella spaziale Orion a cui è affidata l'esplorazione spaziale e in particolare i viaggi su Marte.

NASA Marte

Orion infatti è il primo veicolo spaziale per missioni di lunga durata con equipaggio, ed è espressamente progettato per viaggiare nello spazio profondo. A differenza dell'Apollo che ha portato l'uomo sulla Luna nel 1972, Orion è in grado di viaggiare ben oltre la Luna. Nel 2021 dovrebbe decollare con un equipaggio di 4 persone alla volta di un asteroide in orbita stabile attorno alla Luna, e nel 2030 potrebbe essere la volta di Marte.

Nel lancio di prova di domani, senza equipaggio perché si tratta appunto di un test, avrà a bordo 1.200 sensori. Ovviamente lo scopo non è fare un test sulla lunga distanza ma verificare i sistemi di lancio e di rientro in atmosfera. In questo secondo frangente Orion scenderà alla velocità di 32mila chilometri orari e si confronterà con temperature fino a 2204 gradi centigradi (e si saprà se lo scudo termico regge, N.d.R.) prima di "frenare" con l'aiuto di paracadute.

Mike Bolger della NASA ha spiegato in conferenza stampa che il lancio di domani "è certamente un passo importante nel nostro piano di esplorazione dello Spazio profondo nell'ottica di portare gli astronauti su Marte".

Il passo intermedio fra lo stato dell'arte della tecnologia odierna sulla ISS e Marte sarà costituito dalle attività che si svolgeranno – anche e soprattutto grazie a Orion – nello spazio fra Terra e Luna. Qui, ha spiegato Jason Crusan della NASA, si potranno condurre studi "su una serie di tecnologie e tecniche, tra cui le modalità di progettazione dei moduli abitativi per il lungo viaggio verso Marte, le tecnologie necessarie per fare passeggiate spaziali lontano dalla Terra, e la creazione di sistemi di propulsione più efficienti.

Orion volo test

Orion, il volo di test - clicca per ingrandire

Se ricordate, è quello a cui si riferiva Chris Hadfield parlando dei passaggi da fare prima di poter pianificare una missione sul Pianeta Rosso.

James Reuther ha aggiunto che la propulsione chimica tradizionale è stata sufficiente per portare i robot come il rover Curiosity su Marte, ma una missione di esplorazione con equipaggio richiede un sistema più efficiente che sia capace di trasportare carichi molto pesanti. Per questo è in fase di valutazione la propulsione elettrica solare (SEP), che sfrutta l'energia del Sole per generare la spinta di veicolo spaziale. La strada da percorrere è ancora lunga insomma, ma tutto inizia domani: incrociate le dita!

Aggiornamento 4 dicembre: prima un'imbarcazione nell'area di sicurezza, poi il vento forte, poi temperature troppo elevate nel motore centrale del razzo Delta IV Heavy, infine un possibile malfunzionamento alle valvole di chiusura del flusso di carburante in uno dei razzi ausiliari, hanno costretto la NASA a rinviare il lancio al 5 dicembre, sempre alle 13:05 ora italiana. Per seguire l'evento in live streaming consigliamo NASA TV.