Doom 3 BFG senza Oculus Rift, lo scandalo VR continua

Oculus VR sostiene che ZeniMax abbia cancellato il supporto alla realtà virtuale per Doom 3 BFG dopo un mancato accordo finanziario fra le due società.

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a cura di Roberto Caccia

ZeniMax ha cancellato il supporto alla realtà virtuale in Doom 3 BFG dopo che Oculus VR si è rifiutata di dare all'azienda una quota di partecipazione non diluibile in Oculus.

La notizia arriva da un comunicato emesso dalla società produttrice del celebre visore per la realtà virtuale, in seguito alle accuse di ZeniMax, convinta che l'Oculus Rift sia stato realizzato anche grazie a tecnologie "rubate" da John Carmack, lo storico fondatore di iD Software, ora tra le fila di Oculus VR.

La difesa di Oculus prosegue chiamando in causa proprio Carmack, che avrebbe lasciato iD Software perché Zenimax, proprietaria della software house, avrebbe impedito allo sviluppatore di lavorare sulla realtà virtuale, bloccando gli investimenti in questa tecnologia.

Oculus VR spiega inoltre che non ci sono linee di codice di ZeniMax o qualsiasi tecnologia dell'azienda nei prodotti Oculus, e che Carmack non ha "trafugato" proprietà intellettuali di ZeniMax. Secondo la società produttrice dell'Oculus Rift le accuse sarebbero partite a fronte di un'interpretazione errata degli accordi di non divulgazione firmati da Palmer Luckey, fondatore di Oculus VR.

"Siamo dispiaciuti ma non sorpresi dalle azioni di ZeniMax e dimostreremo che tutte le accuse sono false", si legge nel comunicato di Oculus VR, che evidenzia come le richieste di ZeniMax siano giunte soltanto dopo l'annuncio dell'accordo miliardario con Facebook, nonostante il codice sorgente di Oculus SDK sia già da tempo disponibile online. Un tempismo che fa nascere sicuramente qualche sospetto.