Droni, altro che criminali! In Europa daranno lavoro a 150mila persone

Un rapporto della Camera dei Lord del Regno Unito dice che entro il 2050 l'industria dei droni creerà 150mila nuovi posti di lavoro in Europa. Da oggi a Riga la conferenza per una strategia comune del vecchio continente. I nuovi droni italiani a Roma il 17 marzo.

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a cura di Pino Bruno

Altro che droni criminali! In Europa l'industria del settore darà lavoro a 150mila persone entro il 2050, come si legge nel dettagliato rapporto della Camera dei Lord del Regno Unito pubblicato oggi. La commissione parlamentare che ha lavorato all'indagine elenca gli ambiti di utilizzo degli Aeromobili a Pilotaggio Remoto (APR) per usi civili: cinematografia, fotografia, video, spedizione merci, ricognizione, ricerca, soccorso, agricoltura, energia, sport, giornalismo, cartografia, monitoraggio delle infrastrutture, eccetera.

drone FlyGeo

il drone FlyGeo della startup romana FlyTop

Quanto alla sicurezza e alla necessità di regolamentazione, i parlamentari britannici suggeriscono la creazione di un database online per censire tutti gli operatori commerciali, da estendere in seguito anche agli utenti dei droni più piccoli, per il tempo libero. Industria, Governo e Commissione Europea – questo l'auspicio della Camera dei Lord – devono impegnarsi insieme con le Autorità per l'aviazione civile affinché si sviluppi un sistema per tracciare le attività di volo dei droni. Insomma, il traffico aereo andrebbe monitorato così come avviene oggi per aerei grandi e piccoli.   

Proprio in questi giorni a Riga si svolge la Conferenza europea sui velivoli a pilotaggio remoto, per iniziativa della presidenza di turno lettone dell'Unione. I lavori, che cominciano nel primo pomeriggio di oggi e si concluderanno domani, possono essere seguiti in diretta streaming sul sito che la Lettonia ha dedicato al suo semestre di presidenza. La conferenza di Riga servirà a mettere a punto strategia e regolamenti comuni, per rendere più competitiva l'industria europea.

Drone Scrabble 8HSE

Drone Scrabble 8HSE della società ravennate Italdron

A proposito di norme, oggi ogni paese segue la sua strada e – come succede in Italia – le regole sono spesso confuse e contraddittorie. Presto l'ENAC, l'ente italiano per l'aviazione civile, dovrebbe aggiornare il regolamento già in vigore per semplificarlo e adeguarlo alla realtà. Che il settore sia in pieno fermento anche nel nostro paese è dimostrato dalle numerose manifestazioni in programma.

Il prossimo appuntamento è per martedì 17 marzo a Roma, per iniziativa dell'associazione Roma Drone Conference. Si parlerà di "Droni e telerilevamento" e in quella occasione saranno presentati gli ultimi prodotti dell'industria italiana del settore. Ci saranno i droni ad ala rotante FlyNovex e ad ala fissa FlyGeo sviluppati dalla start-up romana FlyTop, lo Scrabble 8HSE a 8 motori della società ravennate Italdron, lo SF6 della società ternana Skyrobotic del gruppo Italeaf e altre novità sviluppate da Aibotix Italia, Menci Software, Microgeo, Cloud Cam by Nuovi Sistemi, Geodrones e Terabee.

Drone SF6

Drone SF6 della società ternana Skyrobotic 

Secondo Roma Drone Conference, ci sarebbero già un migliaio di geometri, architetti, ingegneri, geologi e archeologi pronti a usare i droni per la loro attività. È indispensabile che l'ENAC ne tenga conto e si dia una mossa: meno burocrazia, procedure trasparenti online, diritti e doveri chiari, senza ambiguità, polizze assicurative a prezzi accessibili. E poi, cerchiamo di non affossare il settore con altre tasse, semmai nascoste dai costi del patentino da pilota di droni.

A proposito, mentre a Riga si discute, Google annuncia che presto farà decollare i droni a energia solare dell'acquisita Titan Aerospace, che possono rimanere in volo per tantissimo tempo, per diffondere Internet a larga banda nelle aree a divario digitale

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