Un drone per piantare 120 alberi al minuto e rendere così più rapido, economico e sostenibile il rimboschimento di aree più difficilmente raggiungibili dall'uomo. Il progetto è dell'ingegnere ambientale britannico Lauren Fletcher, docente dell'Università di Oxford ed ex ricercatore della NASA. Fletcher ha fondato l'azienda BioCarbon Engineering. La sfida è piantare 1 miliardo di alberi ogni anno per contrastare la distruzione sistematica delle foreste. Ogni anno - dice l'ingegnere - vengono abbattuti 26 miliardi di alberi e riteniamo che la deforestazione su scala industriale possa essere affrontata solo con il rimboschimento su scala industriale.
BioCarbon utilizza una flotta di droni da 13 chili per sorvolare il territorio e "mapparlo", un po' come fanno i robot domestici aspirapolvere più evoluti. Il telerilevamento è basato su tecnologia di machine learning che permette di pianificare la semina dall'alto, eseguita da altri droni, al ritmo di un seme ogni secondo, fino a 100mila semi al giorno.
Ogni drone "seminatore", che vola ad un'altezza di tre metri, ha una capacità massima di 300 semi e copre un ettaro in circa 19 minuti. L'azienda sostiene che con questo metodo la semina è molto più veloce ed efficace rispetto a quella manuale, grazie ai test già eseguiti con successo in varie località. Durante i sorvoli dopo la semina, i droni sono anche in grado di verificare l'efficacia del trattamento e seguire l'evoluzione della crescita degli alberi.
Nel team di BioCarbon Engineering lavorano biologi ambientali, ingegneri, agronomi, informatici ed esperti di intelligenza artificiale e telerilevamento. L'azienda, nella sua home page, si dice già pronta ad accettare contratti per il 2018 e il 2019. L'uso dei droni per la riforestazione non è alternativo a quello tradizionale bensì complementare. Lauren Fletcher ne è consapevole e, in una recente video-intervista al World Resources Institute, sostiene che l'intervento degli uomini sarà sempre necessario, perché le foreste necessitano di una manutenzione costante.
Ogni anno, ricordano il World Economic Forum e il WWF, il mondo perde tra 74.000 e 95.000 miglia quadrate di foresta, cioè ogni minuto scompare un bosco delle dimensioni di 48 campi di calcio.