Droni, l'Europa invoca le Tre leggi della robotica di Asimov

I droni sono ormai una realtà e presto cambieranno le nostre vite, non dobbiamo averne paura: a Riga (Lettonia) l'Europa discute del fenomeno droni e promette entro il 2016 regole chiare per tutti i paesi dell'Unione.

Avatar di Pino Bruno

a cura di Pino Bruno

Far volare i droni nel rispetto della sicurezza, della privacy e delle giuste aspettative del mercato. Servono poche regole ma comprensibili, dice la "Dichiarazione di Riga sui droni per usi civili". Sono le linee guida alle quali dovranno attenersi le Autorità per l'aviazione civile dei paesi che fanno parte dell'Unione Europea. Approccio pragmatico della Commissaria ai trasporti, Violeta Bulc, che nel suo intervento alla Conferenza sui droni tenutasi nella capitale della Lettonia ha citato le "Tre leggi della Robotica" di Isaac Asimov:

Perché le leggi di Asimov sono ancora attuali? Perché hanno aiutato la gente ad accettare l'esistenza dei robot. Noi dobbiamo fare la stessa cosa per i droni civili.

drone in volo

I droni sono ormai una realtà e presto cambieranno le nostre vite, ha aggiunto Violeta Bulc, e non dobbiamo avere paura di questa tecnologia e di questa visione del futuro. L'Europa deve comunque controllarne lo sviluppo, garantire la sicurezza, la tutela dei diritti dei singoli, come delle imprese, grandi e piccole, con regole e tempi certi di applicazione. Entro il 2016 la "Dichiarazione di Riga sui droni per usi civili" dovrebbe trasformarsi in direttiva europea.

Cosa dice in sintesi?

I droni non devono danneggiare nessuno, sia quando sono in volo che durante le operazioni di decollo e atterraggio. Gli incidenti saranno inevitabili. Servono dunque norme internazionali grazie alle quali sia possibile identificare il pilota o l'operatore di un drone. È necessaria una carta d'identità elettronica per ogni drone e gli oggetti volanti devono essere assicurati come gli altri mezzi di trasporto. Quando si fa volare un drone in spazio aereo vietato, lo si pilota con manovre pericolose o lo si utilizza per commettere reati, le autorità devono essere in grado di agire e individuare l'operatore.

L'uso scorretto o sconsiderato dei droni può creare problemi di privacy. Le autorità per la protezione dei dati, sia nazionali che europee, devono sviluppare linee guida e procedure necessarie per garantire il pieno rispetto delle norme di protezione della riservatezza personale. Le regole devono essere applicate correttamente e stabilire in modo chiaro ciò che è accettabile e ciò che è vietato.

drone in volo

Le aziende che investono denaro in ricerca, progettazione e costruzione dei droni hanno bisogno di conoscere in tempi rapidi e certi quali sono le norme, per essere in grado di prendere le decisioni giuste sugli investimenti. Le regole devono essere semplici per permettere a una piccola azienda di avviare le operazioni a basso rischio. Le operazioni a rischio più elevato devono essere soggette a regolamentazione o limitazioni via via più severi.

Anche le piccole e medie imprese devono avere facile accesso a informazioni che consentano loro di entrare nel mercato. Serve anche un osservatorio europeo per monitorare e tenere traccia del numero crescente di operazioni di droni in Europa. Il monitoraggio permetterà di definire le priorità per la legislazione futura: le autorità di regolamentazione impareranno dall'esperienza e faranno in modo che le regole siano adeguate alla realtà.

Soltanto così, ha concluso la Commissaria europea ai trasporti, Violeta Bulc, avremo la garanzia che tecnologie e applicazioni collegate ai droni per usi civili si sviluppino nel pieno rispetto di sicurezza, privacy e tutela dell'ambiente.