Ecco perché i droni Facebook sono meglio dei palloni Google

Facebook ha pubblicato un documento nel quale spiega i vantaggi dei droni per portare connettività.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

I droni di Facebook sono meglio dei palloni di Google se si tratta di portare Internet nelle zone più remote del mondo. Mark Zuckerberg ha spiegato venerdì perché secondo lui il progetto che hanno messo in piedi è superiore a Google Project Loon.

Le due aziende infatti stanno perseguendo lo stesso obiettivo: portare la Rete anche nelle zone più recondite e scarsamente popolate, dove le infrastrutture tradizionali sono del tutto assenti o inadeguate. Google ha pensato di usare palloni aerostatici abbinati a un'infrastruttura terrestre essenziale, mentre Facebook appunto ha in mentre di affidarsi a droni volanti.

Questi ultimi, secondo Zuckerberg e il team di internet.org (qui il PDF), hanno diversi vantaggi rispetto ai palloni: possono restare in volo più a lungo perché alimentati con i panelli solari, ed essere pilotati con precisione per coprire aree specifiche. Sono migliori anche per quanto riguarda la manutenzione, più semplice e meno costosa. Gli aerei senza pilota di Facebook volerebbero molto in alto (ma potrebbero scendere se necessario) e funzionerebbero come amplificatore di segnale per il sistema satellitare.

In ogni caso entrambi I progetti sono ammirevoli, visto che puntano a portare la connettività la dov'è più necessaria e al minor costo possibile. Le persone che vivono in queste aree avrebbero accesso a una rete veloce quanto una odierna 2G o anche 3G, il che rappresenterebbe un cambiamento più che profondo.

Entrambe le società sperano naturalmente che le persone raggiunte da questa nuova connettività diventino poi utenti Google o Facebook rispettivamente, ma non possono esserne certe – a meno che non s'inventino un modo di obbligare le persone a diventare loro clienti per collegarsi, il che non è da escludere.

Resta da vedere se e come reagiranno le grandi società di telecomunicazioni e i governi dei paesi in questione, di fronte all'idea di aziende che portano Internet agli abitanti in modo pressoché incontrollato – tranne eventualmente che dalle autorità statunitensi.