Edison, dai droni che ti seguono, alla sicurezza fino ai robot

Ecco alcuni esempi dell'impiego di Edison, si va dai droni in grado di seguirci autonomamente, ai caschi di sicurezza, fino ai robot fai-da-te.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Uno degli argomenti più battuti qui all'IDF 2014 è Edison, il piccolo chip che permette ai Maker di sbizzarrirsi nelle loro creazioni. In una piccola area alcuni di questi inventori presentavano i loro prototipi, in grado di mostrare tutto il potenziale di questa piattaforma.

Si va da un drone automatizzato che è in grado di seguire, appunto in maniera autonoma, un obiettivo facendo uso del GPS e di una videocamera. Il drone si alza in volo, identifica la vostra posizione che viene comunicata da uno smartphone, ma vi guarda anche poiché è programmato per seguire un determinato colore, ad esempio una maglietta rossa.

Abbiamo poi un sistema analitico per razzi, che è in grado di rilevare informazioni come la posizione GPS, l'accelerazione, la pressione e tutti gli spostamenti su più assi, e di comunicarli in tempo reale a un computer. Un'applicazione più interessante è forse l'uso di Edison all'interno di un elmetto di protezione, che è in grado di comunicare la posizione ma anche possibili shock e cadute.

Se la persona che lo indossa viene colpita o subisce una forte accelerazione, i dati vengono comunicati velocemente a un computer, dove un operatore può attivare istantaneamente i soccorsi.

Se invece volete dilettarvi, ecco un piccolo robot venduto in un kit fai-da-te, che permette di creare tutto il corpo centrale e mette a disposizione gli strumenti necessari agli sviluppatori per programmare le azioni che il robot potrò fare. Le parti estetiche saranno a vostro piacimento, e in questo contesto la stampa 3D è chiaramente la soluzione più ovvia. Tutte queste invenzioni sono descritte nel video qui sopra.