No, le parole innovazione ed economia digitale non si incrociano nei curriculum dei nuovi ministri. Ci sono tante donne e nessuna Fleur Pellerin, ma Roma non è Parigi e qui da noi il tema non è mai stato strategico. Eppure la Rete in Italia contribuisce già per oltre il 20 percento della crescita annua del prodotto interno lordo.
Fleur Pellerin, ministra francese per l'economia digitale e l'innovazione
La cifra è stata diffusa proprio ieri dall'Autorità garante per le comunicazioni nella sua corposa indagine su Internet. E poi nel 2016 la quota del PIL sarà pari al 3 per cento, ovvero circa 59 miliardi euro. Varrebbe la pena farci un investimento. Aspettiamo di capire se la delega all'innovazione e all'economia digitale sarà assegnata nei prossimi giorni a un ministro, a un viceministro oppure a un sottosegretario. Altrimenti tutto cambia perché tutto resti uguale.
Ecco la lista completa dei ministri:
- Matteo Renzi, presidente del Consiglio
- Graziano Delrio, sottosegretario alla presidenza del Consiglio
- Angelino Alfano, ministero dell'Interno
- Roberta Pinotti, ministero della Difesa
- Federica Guidi, ministero dello Sviluppo economico
- Maurizio Martina, ministero delle politiche agricole
- Giuliano Poletti, ministero del Lavoro
- Dario Franceschini, ministero della Cultura
- Andrea Orlando, ministero della Giustizia
- Pier Carlo Padoan, ministero dell'Economia.
- Federica Mogherini, ministero degli Esteri
- Beatrice Lorenzin, ministero della Salute
- Maurizio Lupi, ministero delle Infrastutture e dei Trasporti
- Gianluca Galletti, ministero dell'Ambiente
- Stefania Giannini, ministero dell'Istruzione e della ricerca
- Maria Elena Boschi, ministero delle riforme e dei rapporti con il Parlamento
- Marianna Madia, ministero della semplificazione
- Maria Carmela Lanzetta, ministero degli Affari Regionali