Non è il casco di Tony Stark, ma potremmo considerarla un suo progenitore. Si chiama Eidos, ed è una maschera che aumenta le percezioni di chi la porta, in particolare la vista e l'udito. L'hanno creata gli studenti del Royal College of Art, non per imitare Iron Man ma per aiutare le persone con difficoltà visive e uditive.
Si compone di due parti. Quella inferiore aiuta l'udito grazie a una serie di microfoni, altoparlanti e conduzione ossea. Permette di focalizzare l'ascolto su una singola fonte isolando il rumore esterno; per comprendere, ad esempio, i propri commensali in un ristorante affollato.
La parte superiore invece migliora la visione, applicando principi simili. Ci sono videocamere e un computer, che collaborano per creare immagini meno caotiche e più facili da comprendere – una specie di sequenza animata - mostrate su un visore interno.
Insieme questi due elementi compongono la maschera completa. Il prototipo realizzato è piuttosto grossolano, ma con i capitali giusti non sarebbe difficile ridurne l'ingombro e la comodità. L'investimento potrebbe arrivare tanto dal settore privato quanto da quello pubblico, eventualmente anche i militari.
###old2251###old
L'obiettivo a lungo termine è di trovare spazio nel settore della salute, ma in questo caso bisogna soddisfare regolamenti molto restrittivi. Almeno per il momento, quindi, i realizzatori si dichiarano aperti ad applicazioni di ogni genere.
Gli orologi, gli occhiali a realtà aumentata e questa maschera, sono tutte tecnologia indossabili,. L'impatto sulle nostre interazioni sociali, e sul rapporto con noi stessi, è tuttavia molto diverso se al mattino s'infila un orologio da polso oppure ci si mette una maschera; d'altra parte, metaforicamente, non ne portiamo tutti una?