Elon Musk: 10 miliardi di dollari per connessioni Internet marziane

Elon Musk ha spiegato con maggiore dettaglio i suoi progetti per le connessioni satellitari: saranno super veloci e collegheranno persone che non hanno accesso a Internet sulla Terra e anche su Marte. Il progetto partirà fra cinque anni e richiede un investimento di 10 miliardi di dollari.

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a cura di Elena Re Garbagnati

I piani di Elon Musk per il lancio di satelliti nello Spazio sono più ambiziosi di quanto si potesse pensare. L'idea è di portare Internet su Marte in tempo per quando arriveranno i primi coloni. La scorsa settimana il vulcanico fondatore di SpaceX e di Tesla aveva parlato dell'apertura di una nuova sede a Seattle e del fatto che i contratti per le telecomunicazioni potrebbero finanziare lo sviluppo delle tecnologie che serviranno per portare equipaggi umani su Marte.

Elon Musk

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Da una successiva intervista con Bloomberg si apprende che la portata dell'investimento è di 10 miliardi di dollari e che l'idea è quella di arrivare a fornire connessioni veloci a Internet a buon mercato, senza i limiti dei cavi. "La velocità della luce è il 40 percento più veloce nel vuoto dello spazio di quanto non sia per la fibra" ha affermato Musk, spiegando che le connessioni a Internet fornite dai satelliti in orbita bassa potrebbero portare l'accesso al web ad oltre tre miliardi di persone. "Il nostro obiettivo è quello di creare un sistema di comunicazione globale più grande di tutto quello di cui si è parlato fino ad oggi" ha spiegato Musk a Bloomberg.

Non solo: pensando a una futura colonia marziana, il fondatore di SpaceX intende predisporre comunicazioni web fino al Pianeta Rosso in tempo per quando l'uomo atterrerà lì. "Sarà importante avere una rete di comunicazione globale su Marte, penso che si debba fare e non vedo nessun altro intenzionato a farlo" ha spiegato.

satellite

Ci vorranno almeno cinque anni per far partire il progetto che al momento non ha ancora un nome, ma che consiste in centinaia di satelliti in orbita a circa 1200 km sopra alla Terra, molto più bassi dei satelliti di comunicazione tradizionali, che sono in orbita geostazionaria ad altitudini di circa 36000 km sopra la superficie terrestre. L'orbita più bassa dovrebbe essere la chiave per un servizio Internet più veloce, data la minore distanza che dovrebbero percorrere i segnali elettromagnetici.

Inoltre Musk intende bypassare i rallentamenti legati alle connessioni cablate in fibra. I pacchetti di dati Internet che viaggiano per esempio da Los Angeles a Johannesburg non dovrebbero più passare attraverso decine di router e reti cablate, ma rimbalzerebbero da satellite a satellite fino a raggiungere quella più vicino alla destinazione, per poi tornare ad un'antenna sulla terra.

Un servizio che, qualora si realizzasse, sarebbe utile prima di tutto sulla Terra come provider di servizi Internet, e in un secondo momento dovrebbe agire da base per un sistema di comunicazione che si estenderà fino a Marte. Ovviamente Musk conta sul fatto che diventerà "una fonte di reddito a lungo termine per SpaceX sufficiente per finanziare una città su Marte".

Aggiornamento 20 gennaio: stando a quanto pubblicato dal sito The Information Google potrebbe essere uno dei maggiori investitori del progetto di Musk. Il Wall Street Journal ha quantificato in un milione di dollari l'apporto del colosso di Mountain View. Non ci sono conferme ufficiali, ma l'ipotesi sembra sensata considerato che Google è da tempo impegnata nel tentativo di espandere la connettività web alle zone rurali con Project Loon. Tempo fa inoltre Google collaborò a un'iniziativa in ambito satellitare con Greg Wyler, che poi però si è sganciato e ha fondato OneWeb, azienda che ha incassato proprio nei giorni scorsi i finanziamenti di Qualcomm e Virgin

Aggiornamento 21 gennaio: SpaceX ha confermato ufficialmente l'investimento di Google.