Elon Musk: andremo su Marte o ci estingueremo

Elon Musk promette che l'uomo arriverà su Marte entro 12 anni al massimo, e che dovrà costruire città sul Pianeta Rosso per assicurare la sopravvivenza della specie.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Altro che 16 anni, ne basteranno 10, o al massimo 12, per arrivare su Marte. Parola di Elon Musk. Durante un'interessante intervista con la CNBC l'istrionico miliardario fondatore (fra le altre) di Tesla e SpaceX, spiega che l'obiettivo di quest'ultima è quello di assicurare la sopravvivenza dell'umanità rendendo la vita multi planetaria. Per questo dice che reputa "certamente possibile che le prime persone arriveranno su Marte entro 10 o 12 anni" e che comunque questo non sarà un traguardo ma solo un inizio, perché " la cosa che conta a lungo termine è costruire una città autosufficiente su Marte".

Elon Musk

Secondo Musk infatti ci sono due alternative: o l'umanità taglia il legame esclusivo con la Terra e diventa una specie interplanetaria, o si estinguerà a causa di una catastrofe naturale o artificiale. Una visione che aveva espresso anche Stephen Hawking, e con cui Musk condivide altre idee fondamentali, come il pericolo costituito dall'intelligenza artificiale.

In ogni caso il calendario di Musk differisce di molto da quello della NASA, che pensa di inviare un nuovo rover sul Pianeta Rosso nel 2020 e colloca la prima missione umana su Marte non prima del 2030, tempo per racimolare i finanziamenti pubblici necessari e costruire un razzo capace di arrivare fin lì. Musk il razzo lo ha già progettato, si chiama Falcon Heavy e secondo Musk volerà entro il prossimo anno e sarà capace di portare una navicella spaziale su Marte.

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Musk non si reputa un concorrente della NASA, a cui riconosce il lavoro pionieristico e a cui dà il suo appoggio con le navicelle cargo Dragon e in futuro con il servizio taxi per la ISS.  Semplicemente ha idee avveniristiche e i mezzi per realizzarle (o le conoscenze per trovarli), quindi non è da escludere che alla fine saranno i suoi progetti ad essere usati dall'agenzia spaziale per arrivare su Marte.

Cosa distingue Musk dagli altri? L'approccio. Per fare un esempio, finora tutti hanno messo l'accento sugli ostacoli della missione (viaggio, radiazioni, assenza di ossigeno, temperature, etc), lui spiega a Il Fatto Quotidiano che "all'inizio bisognerà vivere in una cupola ma col tempo, attraverso un processo di 'terraforming', Marte potrebbe diventare come la Terra".

Non ci crederemmo se a dirlo fosse uno qualsiasi, ma Musk ha stupito talmente tante volte che almeno il beneficio del dubbio è d'obbligo.