Elon Musk: non sono io il creatore di bitcoin

In una recente intervista Elon Musk ha smentito le nuove voci secondo cui sarebbe lui l'inventore di bitcoin ed ha anche ribadito le proprie posizioni riguardo al denaro fiat e a bitcoin, più utile come riserva di ricchezza che come valuta per i pagamenti.

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a cura di Alessandro Crea

Durante la sua ultima apparizione in un podcast con Lex Fridman, Musk ha ancora una volta confutato le voci su di lui come Satoshi Nakamoto, ovvero lo pseudonimo dietro cui si nasconde il misterioso creatore di bitcoin. Musk ha anche ribadito la sua idea secondo cui, a causa della sua estrema latenza, la criptovaluta bitcoin è utile come riserva di ricchezza, ma è inutile come valuta per i pagamenti.

Musk ha infatti osservato che dogecoin ha una capacità di volume delle transazioni molto più elevata rispetto al re delle criptovalute e commissioni molto più basse: "In questo momento, se vuoi fare una transazione bitcoin, il prezzo di fare quella transazione è molto alto, quindi non potresti usarlo efficacemente per la maggior parte delle cose, e nemmeno potrebbe nemmeno scalare ad alto volume".

Avere una piccola dimensione del blocco e un lungo tempo di sincronizzazione aveva senso nel 2008, a causa di un'infrastruttura Internet relativamente scarsa, ma la velocità di bitcoin è "comicamente bassa" ora, secondo Musk. Il capo di Tesla ha anche elogiato dogecoin per le sue proprietà inflazionistiche poiché c'è più incentivo a usarlo: "Se una valuta è troppo deflazionistica... se ci si aspetta che una valuta aumenti di valore nel tempo, c'è una riluttanza a spenderla".

Il miliardario, che ha una profonda conoscenza del denaro a causa del suo coinvolgimento in PayPal, sostiene anche che il sistema finanziario esistente è obsoleto e vede le banche centrali che diluiscono l'offerta di moneta come una "forma perniciosa di tassazione", sostenendo che la crittografia è in grado di risolvere questo problema.