Enel ha confermato che i primi lavori per portare la fibra ottica ai contatori elettrici inizieranno a maggio. L'AD Francesco Starace, in occasione del premio Uomo dell'anno di Staffetta Quotidiana, ha dichiarato che il progetto vedrà la collaborazione degli operatori telefonici.
"Possiamo partire solo nelle aree A e B, mentre per le aree C e D dobbiamo aspettare le gare", ha assicurato il dirigente. In pratica, la newco Open Fiber inizierà a cablare là dove esiste già un mercato competitivo e probabilmente una rete in fibra. Com'è risaputo l'impegno dell'azienda, per ora, dovrebbe essere quello di coprire quel tratto che va dagli armadi tecnici esterni agli edifici ai contatori. Una sorta di "ultimo miglio" che trasformerebbe il fiber-to-the-cabinet in fiber-to-the-home o fiber-to-the-building – a seconda che la fibra arrivi direttamente nell'appartamento o in cantina.
I partner industriali di Enel non sono ancora noti ma è probabile che abbia siglato accordi con Wind, Vodafone e forse Metroweb. Con Telecom Italia sicuramente le trattative sono ancora in corso. Sotto il profilo tecnico non è da escludere la collaborazione con Prysmian – che ha sviluppato sistemi di cavi specifici.
Per quanto riguarda il nuovo regolamento sui contatori elettrici, l'AD ne ha approfittato per una precisazione. "Il contatore funziona con o senza fibra ottica", ha sottolineato Starace. "C'è invece sinergia dal punto di vista dei costi di installazione della fibra che è stato il punto di partenza del nostro discorso. Questa sinergia esiste e si limita all'installazione".
Nel frattempo mercoledì è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il cosiddetto decreto fibra che dovrebbe agevolare la posa delle nuove reti. Si parla di meno oneri per gli operatori – i Comuni non potranno imporre tasse sui lavori, tecnologie di scavo a basso impatto ambientale (come le mini-trincee), maggiore libertà di accesso alle infrastrutture fisiche esistenti, mappatura delle reti, etc.