Epilessia tramite tweet, la violenza via Web sale di livello

Negli USA un uomo è stato arrestato dopo aver inviato volontariamente a un epilettico un'immagine in grado di scatenare una crisi.

Avatar di Alessandro Crea

a cura di Alessandro Crea

Che tramite il Web si potesse ferire qualcuno, almeno in senso figurato, è ormai noto. Istituzioni e operatori del settore infatti sono sempre più uniti nella lotta al cyberbullismo e a quanti minacciano, diffamano, offendono e sviliscono gli altri. Dalla cronaca apprendiamo però che negli USA si è andati oltre l'uso delle parole e un uomo è riuscito ad arrecare un danno fisico concreto a un altro, attraverso il Web.

‎John Rayne Rivello infatti lo scorso mese di dicembre ha inviato tramite Twitter al giornalista Kurt Eichenwald, collaboratore tra gli altri di Newsweek e Vanity Fair e notoriamente sofferente di epilessia, una GIF animata in grado di scatenare un attacco epilettico. I motivi del gesto non sono al momento noti, anche se si suppone che la ritorsione sia dovuta ai frequenti attacchi di Eichenwald nei confronti del presidente Trump, ma l'azione sancisce un'escalation nella violenza tramite Web, ormai non più esercitata solo verbalmente.

jew kurt eichenwald hunting down shitposter jew goldstein for giving him a seizure 618x675

Rivello è stato arrestato e sarà processato. Il suo attacco infatti è stato premeditato, come testimoniano una serie di messaggi lasciati in giro per il Web in vari forum, dove aveva parlato delle sue intenzioni e del tweet che aveva preparato. Inoltre, secondo Stefano Seri, docente di neurofisiologia presso la Aston University, Regno Unito, anche l'immagine de tweet ha richiesto uno studio molto attento: "gli attuali schermi a LED non sono così efficaci come i precedenti (nel procurare attacchi epilettici NdR), serve dunque uno stimolo progettato molto attentamente per provocare un attacco epilettico".

Quest'atto dunque apre un nuovo capitolo sulla violenza a mezzo Web. "L'email ricevuta da Eichenwald non è diversa da un pacco bomba o da una busta di antrace: provocano tutti conseguenze fisiche", ha affermato Steven Lieberman, avvocato del giornalista. Se un giudice la penserà come lui Rivello rischia fino a 10 anni di carcere.

L'idea che attraverso il Web si possano ormai arrecare anche danni fisici a cose e persone è inquietante e va a sommarsi ai già cupi scenari del prossimo futuro in cui gli hacker potranno prendere il controllo da remoto di automobili e altri dispositivi IoT connessi al Internet, provocando chissà quali danni. Un motivo in più per arrivare in tempi rapidi alla definizione di nuovi strumenti, giuridici ma anche tecnici, in grado di prevenire e arginare fenomeni di questo tipo, se non vogliamo trovarci presto in un universo alla Ghost In the Shell.