Eric Schmidt ti spiega la vita, condividi e vivi

Eric Schmidt ha tenuto un discorso in libertà, offrendoci l'occasione di conoscere l'uomo dietro all'amministratore delegato di Moutain View.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Eric Schmidt, ad Google, ha ricevuto (ancora) una laurea Honoris Causa, questa volta dall'Università della Pennsylvania. Ne ha approfittato per tenere un curioso discorso, e spiegare agli studenti presenti la sua visione della vita.

Schmidt si è divertito a confrontare i "suoi tempi" con i giorni nostri, e non sono mancate frasi a effetto, come

  • "Avevamo videoregistratori da 700 dollari, voi avete YouTube"
  • "Ci informavamo con i giornali, ve li ricordate?. Voi usate blog e tweet"
  • "Facevamo la coda per comprare pong, voi per la Wii"
  • "Nascondevamo i nostri momenti imbarazzanti, voi li registrate in video e li condividete su YouTube e Facebook"
  • "Abbiamo usato computer enormi, con 300 MB di memoria, per andare sulla luna, sei volte. Voi usate un iPod da 120 GB per trovare l'aula della prossima lezione".
  • "Avevamo cabine telefoniche, orologi, macchine fotografiche, mappe e cartine e radio a transistor. Voi avete il cellulare".

Non sono mancate, però, anche affermazioni un po' più serie, sulla tecnologia e sul modo di organizzare e gestire le informazioni, cioè quello che Google fa ogni giorno (e ogni notte, se è per quello).

Per Schmidt l'informazione è potere, un elemento per il quale si è lottato e si nutre affetto e passione. È uno strumento per controllare i politici e il loro operato; "se fossi un dittatore, la prima cosa che farei sarebbe spegnere i sistemi di comunicazione", ha detto.

Tante possibilità, noi scegliamo quella sulla fiducia

Schmidt vede chiaramente nel futuro il trionfo della comunicazione video, della traduzione e della cura della saluta in versione hi-tech. Difficile non pensare alla fantascienza, quando lo si sente dire "immaginate un mondo nel quale tutte le informazioni sono tradotte in tutte le lingue, così potrete sapere che cosa pensano gli altri, tutti, e che cosa gli interessa".

Schmidt ricorda ai ragazzi che la collaborazione è la chiave per realizzare il futuro che vogliamo, "nessun individuo è comparabile ad una comunità. Prendete Twitter come esempio di intelligenza sociale; lo usate, trovate una rete di persone che s'interessa a quello che dite, e continuate a crescere, senza sosta." 

E poi ricorda l'assioma fondamentale: "in un mondo di reti globali, la fiducia è la valuta più preziosa". 

Conclude, infine, con affermazioni mielose sul senso della vita, che magari si poteva risparmiare, come "concentratevi su quello che importa veramente", o "spegnete computer e cellulare, e scoprite l'umanità che vi circonda".

Tutto sommato, un bel discorso,  non compromesso dal finale da commedia per famiglie. In 13 minuti Schimdt ha detto molte cose, ma la maggior parte stanno in 140 caratteri. Lasciamo a voi ipotesi, elucubrazioni e chiacchiere.