eSIM nel futuro degli smartphone italiani? Tavolo tecnico

L'AGCOM ha indetto un tavolo tecnico per affrontare il tema delle eSIM, i chip che sostituiranno nei dispositivi elettronici le tradizionali SIM.

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a cura di Dario D'Elia

Le eSIM, i chip che sostituiranno in futuro le tradizionali SIM, saranno oggetto di un tavolo tecnico presso l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. In pratica si sta preparando il terreno per la regolamentazione italiana che consentirà la transizione."Avvio di un tavolo tecnico finalizzato ad approfondire gli impatti derivanti dall'introduzione delle SIM programmabili da remoto e sull'assegnazione delle risorse di numerazione di cui alle raccomandazioni ITU E.118 e E.212", annuncia l'AGCOM.

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Com'è risaputo il nuovo standard (Embedded Subscriber Identity Module) è una vera a propria smart card integrata nello smartphone o altri dispositivi che consente di archiviare in modalità sicura l'IMSI, il numero univoco associato a tutti gli utenti di telefonia mobile di reti GSM o UMTS. Apple ne impiega una proprietaria ad esempio sugli iPad - la prima risale al 2014. Mentre Samsung dal 2016 la usa nei Gear S2.

La qualità principale è che si tratta di unità programmabili che domani consentiranno il cambio gestore e tariffario a tempo zero e per via digitale. La prospettiva futura - anche se la GSM Association non ha ancora regolamentato al riguardo - è che si possa attivare piani tariffari multipli in relazione a esigenze diverse.

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Fino ad ora AGCOM si era limitata ad approfondire il tema delle eSIM in relazione al mercato machine-to-machine. Adesso invece è giunto il momento per ogni tipo di ambito: automobili, telemedicina, telelettura, domotica e in generale gli apparati M2M/IoT, tablet, smartphone, etc.

"Da una prima ricognizione, ad oggi sembrerebbe essere presente una non uniformità, a livello nazionale, nella gestione degli identificatori IIN i quali sono in alcuni casi assegnati, come valori uguali a quelli degli MNC, dal Ministero per lo sviluppo economico, mentre in altri sono utilizzati, da alcuni operatori, senza evidenza di registrazione all'ITU", spiega il Garante.

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"Si fa presente che aziende manifatturiere hanno richiesto al Ministero dello sviluppo economico l'assegnazione di un identificatore IIN al fine di produrre eSIM/eUICC da utilizzare nel mercato M2M/IoT".

Insomma, al fine di acquisire elementi di valutazione dal mercato, l'AGCOM ha deciso di coinvolgere tutti gli operatori del settore. Nello specifico si pone la questione della "necessità di un adeguamento delle norme del Piano di numerazione relativamente all'uso e ai criteri di assegnazione delle risorse di numerazione interessate dallo sviluppo delle eSIM".

La prima riunione del tavolo si terrà il 20 luglio 2017 alle ore 11.00 presso la sede di Roma dell'AGCOM.


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