Esoscheletri nei cantieri navali Daewoo: cyber-operai

In Sud Corea Daewoo sta impiegando i primi esoscheletri sperimentali per i cantieri navali. Si tratta di prototipi molto avanzati. Sollevano 30 kg ma l'obiettivo è quota 100 kg.

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a cura di Dario D'Elia

In un cantiere navale sudcoreano Daewoo sta testando i primi esoscheletri da lavoro per velocizzare la costruzione delle più grandi navi del mondo. Daewoo Shipbuilding e Marine Engineering l'hanno scorso hanno realizzato i primi prototipi presso lo stabilimento di Okpo-dong, ma adesso la fase di sviluppo è così avanzata che si iniziano a vedere i primi operai con "super poteri".

Esoscheletro Daewoo

Difficili rimanere insensibili alla vista di un uomo capace di sollevare agevolmente assi di metallo. Eppure questa è la realtà: oggi gli esoscheletri Daewoo consentono un'operatività di circa 3 ore e non sembrano neanche particolarmente affaticanti. Basta essere alti tra i 160 e 185 cm per indossare queste "suite" da 28 kg realizzate in carbonio, lega di alluminio e acciaio.

Esoscheletro Daewoo, prototipo

La camminata è sciolta e normale; il sollevamento però al momento è limitato a soli 30 kg. Tutto funziona grazie a motori elettrici e unità idrauliche. Insomma, la rivoluzione è a un passo. "Il nostro obiettivo di ricerca nella capacità di sollevamento è di circa 100 kg", ha ricordato Gilwhoan Chu, capo ingegnere del progetto.

Ormai la robotica in questo tipo di cantieri riguarda quasi ogni aspetto del lavoro: il 68% delle attività non viene più fatto dagli uomini. In fondo non vi sono alternative per rispettare le crescenti commesse provenienti da tutto il mondo. Daewoo ad esempio ha un contratto da 1,9 miliardi di dollari con Maersk per la costruzione di 10 navi container da 55.000 tonnellate. Colossi da 400 metri di lunghezza capaci di traportare fino a 18.000 container. Ci vogliono gli esoscheletri.