Esperienza d'uso

Recensione - Test della Canon EOS 1 D X, la fotocamera "definitiva" di Canon. Riuscirà davvero un solo corpo macchina ad accontentare tutte le categorie di fotografi professionisti?

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a cura di Tom's Hardware

Esperienza d'uso

La 1D X offre, come tutti i corpi "Pro", solo i programmi PASM (che per Canon, lo ricordiamo, sono P, Av, TV ed M) e la posa B, oltre a tre modalità di scatto personalizzabili.

L'ergonomia è la migliore di sempre, grazie alla completa duplicazione dei comandi per lo scatto verticale (compreso joystick di selezione). La cadenza di scatto e la reattività, dal canto loro, sono davvero impressionati. Citiamo qualche numero rilevato nel corso della prova per dare un'idea di massima delle reali prestazioni della macchina, iniziando col dire che i 12/14 fps sono pienamente confermati, anche scattando in RAW+JPEG Fine.

A 12 fps, si ottengono 16 scatti consecutivi, che salgono a 18 riducendo la cadenza di scatto a 6 fps. Scattando in RAW gli scatti consecutivi salgono a una trentina (29 il peggior risultato rilevato); riducendo la risoluzione (sRAW) si ottiene qualche scatto in più (34), ma il dato con cambia radicalmente.

Un grosso vantaggio si ottiene invece, com'è naturale che sia, passando al formato JPEG: in questo caso le prestazioni della memory card giocano un ruolo più sostanziale, ma si ottengono sempre, grossomodo, una sessantina di scatti consecutivi. Per la cronaca, il peggior risultato lo abbiamo ottenuto, tra le card in nostro possesso, con la Lexar Pro 800x (56 scatti), mentre con una Sandisk Extreme IV da 45 MB/s siamo arrivati a 65 scatti consecutivi. Riducendo la cadenza a 6 fps, si arriva nel migliore dei casi a oltre 90 scatti consecutivi (91 il miglior risultato con la Sandisk Extreme IV).   

Lo svuotamento del buffer richiede, in tutti i casi, circa 8 secondi. Scattando in modalità "singolo fotogramma", quindi premendo manualmente il pulsante al ritmo più elevato possibile, siamo riusciti a scattare al ritmo di 4 fps. Per confronto, una veloce reflex "consumer" come la EOS 7D scatta a 8 fps per 6 scatti consecutivi in RAW + JPEG, consente di ottenere circa 3 fps in manuale e richiede dai 10 ai 12 secondi per svuotare il buffer.

Le prestazioni della EOS 1D X, quindi, non si discutono. Posto questo, il punto è cercare di rispondere alla fatidica domanda: cosa significa avere queste performance, un autofocus tanto evoluto e un sensore full-frame nel mondo reale? Per farlo, consideriamo diversi scenari con cui la EOS 1 D X potrebbe confrontarsi.