Esplorazione di Europa dallo Spazio

Giove e le sue lune saranno nei prossimi anni al centro d'importanti missioni della NASA e dell'ESA. Ecco cosa c'è da sapere.

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a cura di Tom's Hardware

Gran parte delle informazioni che abbiamo su Giove e le sue lune si deve alla missione Galileo lanciata dalla NASA nel 1989. Ci sono voluti più di sei anni a questa sonda senza pilota per raggiungere la sua destinazione, dove rimase in orbita dall'8 dicembre 1995 fino al 21 settembre 2003.

Nel 2013 la National Research Council's Planetary Science Decadal Review ha pubblicato le sue raccomandazioni per il programma di esplorazione planetaria della NASA nei 10 anni successivi e quella di Europa è stata classificata come la missione con più alta priorità. Da allora la NASA sta lavorando per organizzare una missione sulla luna ghiacciata di Giove.

Artist's concept of the Europa Clipper mission concept, which would send a probe to do multiple flybys of the ocean harboring Jupiter moon
Ricostruzione grafica della missione attorno ad Europa

A metà giungo 2015 la NASA ha annunciato che il concept di una missione su Europa è stato approvato e che sono stati stanziati i finanziamenti per una missione che prenderà il via nel 2020. Per vedere sotto al ghiaccio l'Agenzia Spaziale statunitense potrebbe mettere a bordo apparecchiature radar simili a quelle usate in Antartide.

In particolare, fra i nove strumenti di bordo potrebbe esserci il REASON, acronimo di Radar for Europa Assessment and Sounding: Ocean to Near-surfaces, sviluppato dall'Austin Institute for Geophysics della University of Texas (UTIG). Lo strumento, supervisionato dal ricercatore Donald Blankenship dell'UTIG, avrà il compito di effettuare una scansione di quegli ambienti di Europa che potrebbero sostenere la vita, permettendo agli scienziati di vedere cosa c'è sotto al guscio di ghiaccio di Europa.

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"Su Europa fa freddo, ma non è un freddo del tutto inimmaginabile" ha spiegato Blankenship. "C'è un punto sul fondo del guscio di ghiaccio e nella parte superiore dell'oceano in cui c'è la temperatura alla quale il ghiaccio fonde ad una data pressione. Sul fondo di quella conchiglia di ghiaccio ci sono la stessa temperatura, la stessa pressione e forse la stessa salinità che si rilevano sul fondo del ghiaccio galleggiante in Antartide".

clipper
La sonda su Europa - ricostruzione artistica

La funzione più importante del radar sarà individuare sacche di acqua all'interno del guscio di ghiaccio che potrebbero lasciar emergere sulla superficie sostanze chimiche presenti nel mare sottostante, che è un ambiente in cui la vita potrebbe potenzialmente svilupparsi. Queste sacche d'acqua dovrebbero essere formate da uno strato galleggiante di ghiaccio risalito in superficie dalle acque profonde e in seguito sciolto miscelando sostanze chimiche di superficie con quelle sotterranee.

Sulla Terra le porzioni di piattaforme di ghiaccio galleggianti che si sono staccate dai ghiacciai principali sono i ben noti iceberg. La sonda Galileo ha osservato su Europa quelle che potrebbero essere piattaforme di ghiaccio di diversi chilometri che si muovono sul ghiaccio sottostante. Qualcuno nel tempo le ha descritte come "iceberg" per semplificare il concetto, ma non è un termine corretto perché su Europa sarebbe estremamente difficile (e forse impossibile) avere una struttura galleggiante dato che la superficie è ghiacciata. Sarà comunque interessante come si siano formate queste piattaforme, che è uno degli obiettivi della prossima missione su Europa.

REASON radar
REASON radar

Per garantire un'efficace penetrazione del ghiaccio di Europa il radar REASON sfrutta due frequenze, un'onda più corta e 60 MHz una più lunga a 9 MHz. L'onda può più passare attraverso il ghiaccio di Europa senza ostacoli, però è da tenere presente che le onde radio emesse da Giove interferiscono con il segnale, quindi si potranno usare solo sulla parte di Europa che non è rivolta verso il pianeta. Le onde più corte, al contrario, non sono soggette all'influenza di Giove, ma sono più suscettibili a interferenze da parte della crosta ghiacciata di Europa. Ecco il perché delle due frequenze, che combinate potranno "presentare un'immagine più completa e chiara del guscio di ghiaccio di Europa" conclude Blankenship.