Estrarre tracce AV dai CD, per la RIAA non è reato

Decodificare - nel gergo rippare - tracce audio da CD non è reato, ma solo quando non il tutto non viene condiviso.

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a cura di Vincenzo Ciaglia

Malgrado alcuni importanti siti web del settore abbiano riportato la notizia che estrarre dei contenuti da un CD - nel gergo "rippare" - sia vietato dalla RIAA, la verità è un'altra. A dichiararlo è Adrian Kingsley-Hughes, di Zdnet.com.

La vicenda ha avuto inizio quando l'avvocato Ray Beckerman ha pubblicato un articolo dal titolo abbastanza eloquente: "L'industriadiscografica sfida Le persone". Nell'articolo si legge che la RIAA considera illegali le decodifiche di interi CD per usi personali. "Semplicemente inesatto", risponde Kingsley-Hughes.

La verità è che la RIAA considera illegali le decodifiche di contenuti multimediali solo nel momento in cui l'utente li condivide con altri. In poche parole, decodificare una traccia audio e trasformarla in MP3 per poi condividerla col mondo grazie ad un programma di file sharing è reato. "Non sono un grande fan della RIAA ma è anche giusto evitare questo tipo di FUD", conclude Kingsley-Hughes.