ExoMars va alla grande, ci rivediamo su Marte!

ExoMars ha comunicato con il centro di controllo: va tutto bene, i pannello solari sono dispiegati e le batteria in carica. Ci rivediamo a ottobre su Marte.

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a cura di Elena Re Garbagnati

La missione ExoMars 2016 sta andando per il meglio: dopo il decollo portato a termine ieri mattina con successo è arrivato anche l'atteso segnale che conferma il buono stato della strumentazione. Come vi abbiamo anticipato ieri, per sapere se il lancio della missione ExoMars 2016 era andato bene a tutti gli effetti bisognava attendere il primo segnale di comunicazione verso le 22:30 di ieri sera.

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Gli scienziati dell'Agenzia Spaziale Europea hanno potuto tirare un sospiro di sollievo alle 22:29, quando la stazione ASI di Malindi ha captato il segnale che vedete nella schermata qui sopra e che ha rimbalzato sui social di tutto il mondo.

Ai non addetti ai lavori dice poco, in realtà ha tre significati fondamentali: primo che ExoMars riesce a comunicare - che sembra scontato ma non lo era fino a quando non è arrivato il segnale. Secondo che i pannelli solari si sono dispiegati come da programma e quindi stanno alimentando il sistema. Di conseguenza, il terzo punto: le batterie si stanno ricaricando.

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Roberto Battiston, numero uno dell'ASI, ha commentato che "il giorno del compleanno di Schiaparelli l'Italia si presta a contribuire in tanti modi a questa missione anche attivando il supporto di terra per le misure di telemetria fatte dalla nostra base a Malindi, che permettono di controllare la perfetta posizione delle fasi finali nell'orbita del nostro pianeta prima del salto verso Marte".

Battiston ha poi precisato che "questi risultati si possono ottenere solo attivando la collaborazione internazionale sia all'interno dell'Europa sia tra Europa e Russia, come nel caso di ExoMars. Fa riflettere come lo Spazio sia unificante in un'Europa con contrapposizioni politiche, come quelle sui migranti, o tra Europa e Russia divise sulla questione Ucraina".

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La sonda a questo punto dovrà intraprendere un viaggio di 141 milioni di chilometri, che - come spiegato da Battiston - percorrerà per via inerziale. Ci sarà solo una correzione di rotta a metà del percorso, quindi una frenata per la correzione di orbita definitiva. Ci si rivede a ottobre su Marte, buon viaggio!