Extraverso realizza cover Made in Italy che fanno grip

La startup italiana di successo di questa settimana è Extraverso. Realizza cover di design per smartphone e tablet con un'area posteriore che crea un effetto grip su qualsiasi superficie. Sono fabbricate in Italia.

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a cura di Dario D'Elia

Extraverso (extraverso.com) è una "Startup italiana di successo" che realizza cover di design per smartphone e tablet. Nella zona posteriore viene applicata una resina di qualità, normalmente usata nel settore nautico, che fa un effetto grip su qualsiasi superficie. Un'altra qualità del progetto è che tutto è fabbricato in Italia. Intervistiamo uno dei fondatori Flavio Nappi.

Startup italiane di successo

La rubrica è completamente dedicata alle nuove realtà imprenditoriali emergenti, ovviamente legate al mondo della tecnologia e del digitale. Ogni settimana Tom's Hardware darà visibilità a una startup e il suo fondatore, nella speranza che altri giovani possano trarre ispirazione. E magari qualche business angel o venture capital si metta una mano sul cuore e un'altra al portafogli. Scrivetemi a dario.delia@tomshw.it.

Perché a 50 anni dalla morte di John Fitzgerald Kennedy c'è una frase del discorso del suo insediamento che è ancora carica valore e forza propulsiva. "Non chiedete che cosa il vostro paese può fare per voi, ma cosa voi potete fare per il vostro paese".

Pronti. Partenza. Via!


Presentati

Sono Flavio Nappi, 29enne Napoletano che a partire dell'esperienza Erasmus in Spagna del 2006 ha visto nell'Europa il luogo ideale per continuare la formazione. Per questo ho conseguito un Master in Management e ottenuto un triple degree con specializzazione in entrepreneurship alla Business School ESCP Europe studiando e lavorando in tre città (Torino-Madrid-Parigi). Dopo un'esperienza in Retail Bank e due anni in una società di consulenza strategica, ho affidato il futuro alla mia vocazione: l'imprenditoria. Fra le esperienze che hanno segnato la formazione c’è sicuramente lo sport della vela che ho praticato in maniera agonistica fino all'inizio del Master.

Il team


Presenta la tua startup

Extraverso è guidata da giovani Italiani ed europei basati a Parigi e Berlino. È una startup che produce cover innovative, personalizzabili e di design per smartphone e tablet. L'idea è nata dall'applicazione di una resina, generalmente utilizzata nel mondo nautico, sul retro dei devices che conferisce alla cover maggiore praticità d'utilizzo e senso estetico.

Il prodotto, differentemente dall’invasione cinese delle cover, è Made in Italy. Il selling point principale è l'effetto grip che permette allo smartphone di rimanere "calamitato" alle superfici lisce e non porose come il vetro, plexiglass, marmo, alluminio… Questa proprietà, oltre ad essere fun, migliora l'esperienza di utilizzo dell’utente nella vita di tutti i giorni. Ad esempio consente al possessore di scattare selfie, effettuare skype call, vedere video senza dover tenere in mano il telefono. Oppure semplicemente evita che lo smartphone caschi da un piano di appoggio, grazie all'effetto antiscivolo. Ci rivolgiamo al B2C tramite il sito di e-commerce ma anche ai negozi di accessori moda e hi-tech. Infine, essendo un gadget "mai visto", viene scelto dalle aziende come goodies personalizzato.

Extraverso


La più grande difficoltà che hai incontrato nello sviluppo del tuo progetto

Sicuramente gestire il team, le persone. L'aspetto manageriale di gestione ordinaria di un'azienda passa in secondo piano. In presenza di scarsità di risorse (umane ed economiche) bisogna trarre il meglio da ogni componente e indirizzare gli sforzi verso un obiettivo comune. Il progetto è molto sfidante perché si tratta di svolgere l'attività su differenti settori: e-commerce e retail in primis. Le difficoltà con il team si presentano nel momento di prendere decisioni strategiche. Mi fa piacere constatare una diversità di vedute nel team. Denota capacità critica e volontà di contribuire al massimo. 


Un consiglio per tutti gli startupper

In fase di pre-lancio bisogna testare il business model condividendolo e non avendo paura che qualcuno rubi l'idea. Oggigiorno non ha successo chi ha l'idea o la conoscenza. Questa la si trova su internet in due click. Vince chi è migliore nell'esecuzione del progetto. Inoltre è importante applicare bootstrapping quanto più possibile per ridurre al minino i costi ed avere opportunità a basso costo. Infine, consiglio di fare un'analisi introspettiva prima di iniziare. In altre parole di elencare quali sono le motivazioni che spingono a iniziare quest’avventura. Sarà l’energia quotidiana nei momenti difficili.

Una cover Extraverso


Un errore da non fare

Il più grande errore è non provarci, non osare. Leggevo oggi una di quelle frasi acchiappalike su facebook : Se vuoi ottenere qualcosa, prima devi fare un passo in avanti. Quindi, consiglio di testare il business model con un MVP (minimum viable product) e poi sviluppare il business. Bisogna accogliere i feedback e non rispedirli al mittente. L'altro errore da non fare è quello di scegliere le persone sbagliate. Come startupper vivrete a fianco con il team e, fortunatamente, avete la possibilità di scegliere le persone. Non badate alla simpatia o alla relazione pregressa, bensì alla compatibilità caratteriale e alla visione di lungo periodo del progetto.


Cosa cambiare in questo paese per favorire le startup

Non vivendo più il quotidiano italiano posso commentarlo dal punto di vista di un expat che comunque lavora molto in Italia. Sicuramente la burocrazia e la certezza delle regole sono le prime due cose da migliorare. Come per un investitore, questi sono due criteri che pesano nella scelta di lanciare o meno una start-up. Inoltre bisogna copiare il modello americano e basarsi molto sulle Università che sono il vero polo di conoscenza e ponte con il mondo del lavoro. Oggi uno startupper italiano è svantaggiato in termini fiscali, di ambiente sinergico e di opportunità. Tutto risulta complicato e gli imprevisti sono all’ordine del giorno proprio perchè non c’è trasparenza delle regole né certezza della loro applicazione. Prendiamo i problemi di Uber Milano come esempio.  

La cover rimane "incollata"


Tre motivi per continuare a fare impresa e credere nel Made in Italy

Italiani: popolo di Santi, poeti e navigatori. Gli imprenditori italiani fanno miracoli per districarsi nella giungla delle "regole interpretabili", sono geniali nelle intuizioni e unici al mondo per il loro appeal nella comunicazione, esplorano il mondo per innovare e mostrare la bellezza del Made in Italy. Si deve continuare a fare impresa in Italia perché le risorse intangibili sono ancora forti nella nostra cultura e maniera di lavorare. Nel mondo il Made in Italy è sinonimo di garanzia di eccellenza. Questo pilastro, fondamentale nel business, deve essere rentabilizzato. Naturalmente attraverso l’investimento che è l’ingranaggio principale per la creazione del valore. Noi ci crediamo e investiamo nel Made in Italy.

 


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