Facebook: 1 miliardo di utenti attivi ma la festa è rimandata

Facebook ha annunciato di avere raggiunto il miliardo di utenti attivi, 600 milioni dalle piattaforme mobili. I numeri dipingono un'azienda perfetta, ma gli scheletri nell'armadio ci sono anche in casa Zuckerberg.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Facebook ha tagliato il traguardo del miliardo di utenti attivi, che accedono al social network almeno una volta al mese. Di questi, 600 milioni lo fanno dalle piattaforme mobili. Mark Zuckerberg ha dato l'annuncio ufficiale, corredato da una serie di dati aggiuntivi atti a dimostrare come la sua creatura sia sempre sulla cresta dell'onda.

Dal 2004 a oggi Facebook ha registrato 1,13 trilioni di "Mi Piace" e 140,3 miliardi di richieste di amicizia andate a buon fine. Gli utenti hanno condiviso 219 miliardi di foto grazie al servizio attivo dall'autunno 2005, e hanno effettuato 17 miliari di check-in, conteggiando anche i tag nei post di check-in.

Facebook: un miliardo di utenti attivi e 1,13 trilioni di Mi Piace

Le applicazioni per ascoltare musica, che sono online dal settembre del 2011, hanno al loro attivo 62,6 milioni di canzoni che sono state riprodotte per 22 miliardi di volte. Le foto caricate quotidianamente sono invece 300 milioni.

Facebook si riconferma grazie a questi numeri un fenomeno mediatico di indiscutibile successo, grazie anche ai numerosi servizi che sono stati introdotti nel tempo, ultimo quello per la condivisione cloud grazie all'accordo con Dropbox.

La diffusione di smartphone e tablet ha spinto ancora di più l'uso del social network e la sua integrazione capillare nella vita degli utenti. A testimoniarlo ci sono i dati ufficiali riguardanti il mobile: gli accessi avvengono da più di 7mila tipi diversi di dispositivi mobili, e proprio da Facebook passano 170 milioni di reindirizzamenti al mese verso l'App Store e Google Play. 

Non a caso ci sono 185mila applicazioni per iOS e Android create con l'integrazione di Facebook, e più di 9 milioni fra siti e app integrati con il social network di Zuckerberg.

I dati senza dubbio positivi sono stati oscurati negli ultimi tempi da più di una macchia. Innanzitutto sembra che Facebook non riesca a monetizzare a dovere la massa di utenti che ha al suo attivo. Gli utenti mobili (in forte crescita come abbiamo visto) non generano ritorni pubblicitari perché la piattaforma di advertising per il mobile è ancora in stadio embrionale, quindi sottosfruttata. 

Gli utenti PC poi sembrano riservare le loro attività all'ambito sociale, e cliccano poco o niente sui messaggi promozionali. Almeno questo è quello che era emerso nel maggio scorso da un sondaggio condotto da CNBC e Associated Press, e che aveva portato General Motors a chiudere il rubinetto degli investimenti negli Stati Uniti.

Difficile dimenticare inoltre le grane che erano venute a galla in tema di privacy, fra cui ad esempio l'indagine della Commissione per la protezione dei dati di Dublino - a cui si sta cercando di mettere una pezza. Molti utenti trascurano tuttora questo aspetto nella navigazione, candidandosi di fatto al ruolo di merce e non di cliente, come ha evidenziato Kaspersky in un interessante dibattito sulla privacy.

L'IPO di Facebook è stata un flop

Poi erano venute a galla le utenze false: la stessa Facebook nel rapporto trimestrale alla Securities and Exchange Commission aveva dovuto ammettere che 83 milioni di presunti utenti erano fake. Infine, il successo planetario del social network non è bastato per risparmiare a Zuckerberg una IPO fallimentare: il titolo, che era approdato in borsa a 38 dollari per azione, ne vale oggi meno di 22. Insomma il consenso popolare è una forza trainante che è fuori discussione, ma Zuckerberg ha ancora molto da fare per far diventare Facebook un'azienda perfetta.