Facebook Aquila, quando Internet arriva dal cielo

Aquila, il drone a energia solare di Facebook, ha effettuato il suo primo volo di prova. In grado di volare ininterrottamente per tre mesi, porterà Internet nei luoghi più inaccessibili del Pianeta, raggiungendo quasi 2 miliardi di persone.

Avatar di Alessandro Crea

a cura di Alessandro Crea

Se Google ha i palloni di Project Loon, Facebook risponde con i droni ad energia solare. Aquila, questo il nome del prototipo, ha infatti effettuato oggi con successo il suo primo volo di prova. A darne notizia con un post sul blog di Facebook è stato lo stesso Mark Zuckerberg, entusiasta del risultato conseguito dal team di progettazione.

Il volo inaugurale, svoltosi alla presenza dello stesso Zuckerberg, è durato 96 minuti ed è avvenuto lo scorso 28 giugno nei cieli dello lo Yuma Proving Ground di Yuma. Aquila ha volato a un'altezza di 665 metri sopra al livello del mare, spinto dai suoi quattro motori circa 2.000 watt di potenza, più o meno come un phon.

facebook aquilla drone

Aquila comunque può fare molto meglio, ma prima dovrà concludere una serie di test funzionali. Il velivolo progettato internamente da Facebook, nonostante un'apertura alare degna di un Boeing 737, pesa soltanto 453 chili, grazie al telaio in fibra di carbonio ed è pensato per volare a un'altitudine compresa tra i 18 e i 27 chilometri per 90 giorni consecutivi, con una potenza che, per il modello definitivo che sarà ancora più leggero, si attesterà attorno ai 5000 watt, erogati direttamente dal sole durante il giorno e da una batteria durante la notte.

aquila

Da lì ciascun drone potrà fornire connessioni Internet a un territorio di circa 100 chilometri quadrati, attraverso un sistema di comunicazioni laser, portando così la connettività a 1,6 miliardi di persone che oggi vivono in alcune delle località più remote e inaccessibili della Terra. Un disegno ambizioso, che fa parte di Internet.org, un progetto più ampio volto a connettere il mondo attraverso la realizzazione e la diffusione di nuove soluzioni tecnologiche, di cui oltre a Facebook fanno parte anche Samsung, Ericsson, MediaTek, Opera Software, Nokia e Qualcomm. Le premesse, dopo due anni di sviluppo, lasciano ben sperare.