Facebook, contro le bufale più notizie anziché bandierine

Facebook ripensa i propri strumenti per la lotta alle fake news, eliminando le bandierine rosse e aggiungendo invece articoli correlati. Gli ultimi studi infatti dimostrerebbero che suggerire articoli correlati più affidabili fa scendere le condivisioni delle bufale rispetto all'uso delle icone di segnalazione.

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a cura di Alessandro Crea

Con un post sul proprio blog ufficiale, Facebook ha annunciato un importante cambiamento di rotta nella propria strategia di lotta alle bufale. Anziché continuare a segnalare tramite una bandierina rossa le fake news, ossia le notizie provenienti da fonti inaffidabili o palesemente false, ha deciso d'ora in poi di mostrare piuttosto una serie di articoli correlati all'argomento trattato e provenienti da fonti attendibili.

Può sembrare una differenza trascurabile ma in realtà non lo è affatto. Come dimostrano infatti diversi studi recenti in materia, citati anche dalla stessa Facebook, gli utenti delle cosiddette "echo chambers" che condividono tra loro esclusivamente news che confermano il proprio punto di vista sul mondo, tendono a radicalizzarsi ulteriormente nel vedere segnalato il proprio "credo" come inaffidabile, finendo per continuare a condividere le fake news come prima, o addirittura con ancora più convinzione.

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Viceversa, suggerendo in maniera più sobria punti di vista "alternativi" e, solitamente, più documentati, è stato notato che le condivisioni delle bufale tendono a diminuire. Insomma, come in una discussione normale, è preferibile un approccio meno aggressivo per evitare il muro contro muro e condurre il lettore a documentarsi più correttamente senza contraddirlo o farlo sentire ignorante solo perché la pensa diversamente.

Inoltre, ha spiegato Tessa Lyons, Product manager di Facebook, "stiamo avviando una nuova iniziativa per capire meglio come le persone decidono se le informazioni sono accurate o meno basandosi sulla valutazione delle fonti da cui dipendono. Questo non influirà direttamente sulla composizione del news feed nel breve termine, tuttavia questo ci aiuterà a valutare meglio il nostro eventuale successo nel migliorare la qualità delle informazioni su Facebook nel corso del tempo".