Facebook down, quali sono le cause dietro il blocco?

Ieri sera il social network per eccellenza è rimasto inaccessibile per circa un'ora. Dynatrace, società specializzata nel monitoraggio in ambito IT, ha analizzato le cause di questo tilt.

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a cura di Pasquale Macrì

Ieri sera, verso le 20:45, il mondo è rimasto orfano di Facebook per circa un'ora. Chi provava a visitare il social network di Mark Zuckemberg riceveva un messaggio del tipo "Scusate, è successo qualcosa. Ci stiamo lavorando e risolveremo il problema il prima possibile". Quel "prima possibile" si è fatto attendere fino alle 22:00 circa, quando Facebook ha lentamente ripreso a funzionare.

Dynatrace, azienda specializzata nella misurazione delle performance in ambito digitale, ha indagato sull'accaduto, ricostruendo la genesi del malfunzionamento della piattaforma del social network. Come prima accennato, i primi malfunzionamenti si sono verificati poco prima delle 21, quando sono emerse le le prime criticità sulla disponibilità e sui ritardi nelle prestazioni, che poco dopo avrebbero coinvolto anche gli utenti. Il motore automatico di analisi delle cause di Dynatrace ha identificato vari problemi che si potevano imputare ai domini e ai server di Facebook.

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Alcuni di essi erano principalmente riconducibili a failure (malfunzionamenti) dei server. Di solito, quando si verificano situazioni critiche di questo tipo, un'azienda cerca di deviare il traffico verso quei server che funzionano correttamente. Tuttavia, nel caso di Facebook, il traffico di routing era talmente elevato da generare un sovraccarico dei server, con il conseguente blocco degli accessi alla piattaforma.

Alle 22 è poi tutto tornato alla normalità, o quasi, ma ormai il danno era fatto e gli utenti non hanno perso l'occasione per lamentarsi e sfogarsi  liberamente su Twitter con l'hashtag #facebookdown.

"L'interruzione sperimentata da Facebook, anche se breve, dimostra quanto oggi sia critica la gestione delle prestazioni digitali per le aziende. Un'interruzione di questa ampiezza può rivelarsi devastante", ha commentato David Jones, Digital Performance Expert di Dynatrace. "Le organizzazioni devono essere in grado di isolare la causa dei problemi prestazionali in tempo reale e utilizzare queste informazioni per impedire le ripercussioni sugli utenti, sulle altre aziende e sui clienti".