Facebook e Skype, la videochiamata diventa social

Intervista - Alcuni dettagli tecnici sulla videochiamata di Skype integrata in Facebook.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Introduzione

Ieri pomeriggio abbiamo avuto l'occasione d'intervistare Jonathan Rosemberg, Chief Technology Strategist di Skype che si è dedicato allo sviluppo d'integrare in Facebook la videochiamata, come vi abbiamo raccontato ieri. Abbiamo potuto così approfondire alcuni aspetti di questa novità, scoprendo per esempio che le conversazioni via Facebook godono della stessa solida crittografia del client desktop di Skype.  

TH: Ciao Jonathan, e grazie per il tuo tempo. Skype è noto anche per la sua ottima crittografia, che rende le chiamate molto difficili da intercettare. Nella remota ipotesi che qualcuno violi la sicurezza di Facebook, le videochiamate restano al sicuro? C'è un livello di sicurezza in più?

Jonathan Rosemberg: Buona domanda. Sì, assolutamente sì. La videochiamata su Facebook usa la stessa crittografia presente sul client tradizionale di Skype. In effetti nemmeno Facebook può vedere e sentire le conversazioni che avvengono con questo strumento. Quindi sì, c'è un livello di sicurezza aggiuntivo per quanto riguarda le videochiamate su Facebook.

TH: Facebook è stata spesso criticata per la gestione della privacy. La videochiamata solleverà certamente altre discussioni. C'è per esempio il fatto che – almeno in parte – potrebbe portare all'abuso di minori. Pensiamo per esempio ad adulti che in qualche modo stringono contatto con gli utenti più giovani, e li spingono a fare cose sbagliate.

JR: Il problema è legato a tutti gli strumenti di comunicazione video. Per quanto riguarda la privacy in generale, valgono le regole che l'utente imposta tramite Facebook. L'altra questione riguarda il come le persone usano un certo strumento, e non c'è molto che possiamo fare dal punto di vista tecnologico. Si può intervenire solo a posteriori.

TH: In quali termini Skype ha partecipato allo sviluppo dell'applicazione per Facebook.

JR: noi abbiamo offerto tutto il supporto tecnico, e abbiamo creato l'applicazione vera e propria. Il design e le caratteristiche invece si devono alle scelte di Facebook.

TH: Quali sono state le difficoltà nello sviluppo?

JR: si è trattato di un'attività davvero molto impegnativa. Trattandosi di un'applicazione web, ci siamo dovuti assicurare che funzionasse con tutte le possibili combinazioni di sistema operativo e browser, o almeno quelle principali. Inoltre abbiamo dovuto lavorare anche sul client: la videochiamata su Facebook infatti si basa sul client desktop esistente, che è stato ridotto all'essenziale, passando da 20 MB a 3 MB circa.

TH: Per ora abbiamo versioni per Windows e Mac, compatibili con i browser principali. Arriverà anche una versione Linux?

JR: Al momento non è tra le priorità.