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a cura di Raffaele Giasi

Senior Editor

Binario F, è questo il nome del nuovo ambizioso progetto di Facebook, che prende oggi il via a Roma, nel cuore della stazione Termini, presso gli spazi che già ospitano l'Hub di LVenture Group e LUISS EnLabs.

Un progetto di forte impatto, ovvero creare un hub di cultura e formazione che, attraverso le proprie attività gratuite, possa formare entro la fine del prossimo anno 97.000 persone a digiuno (o quasi) di cultura digitale, comunicazione e social media.

Il progetto è nato circa un anno fa, per volontà di Facebook, che continua quindi la sua campagna in favore della comprensione e della conoscenza del digitale, partendo proprio dal nostro Paese che, assieme a Spagna e Polonia, ha l'onore (e l'onere) di dare il via a questo nuovo ciclo di hub sperimentali per la formazione, in quello che sarà un progetto biennale dal cospicuo investimento economico.

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A presenziare nel corso dell'inaugurazione, tenutasi stamattina presso gli spazi di Binario F, anche le istituzioni capitoline, per mezzo del Sindaco Virginia Raggi, e di Gian Marco Centinaio, Ministro delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo.

A raccontarci Binario F sono stati invece, per Facebook Italia, Luca Colombo, Country Director, e Laura Bononcini, Head of Public Policy, i quali ci hanno raccontato di un progetto affascinante, che punta a colmare il gap nei confronti della cultura digitale che, da sempre, esiste nel nostro Paese.

Non a caso, i Paesi selezionati sono proprio quelli che, stando alle classifiche di Facebook, presentano il più basso tasso di competenze digitali, sia tra i privati che nelle aziende. 

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Facebook, in tal senso, ha quindi creato un hub, un laboratorio fisico, dove attraverso le più disparate attività in loco si possa di arginare alla mancanza di competenze digitali, in quello che si prospetta essere un calendario fittissimo e, soprattutto, gratuito.

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Si parte proprio oggi 9 ottobre, e si prosegue domani con workshop, conferenze e incontri che partendo dal personal branding, e passando per l'integrazione delle piattaforme (come Instagram) nel proprio business, mirano a riscrivere le regole del rapporto tra lavoratori, imprenditori, studenti e cittadini non solo con i social, ma con tutto il mondo del digitale. Il progetto, almeno per ora, avrà vita per due anni o più, a seconda di quelli che saranno gli obiettivi che vorrà porsi Facebook con la sua inziativa, il primo dei quali la formazione efficace di almeno 97.000 persone entro la fine del prossimo anno.

Still Reception (1)

Allo stato attuale parliamo di circa 190 metri quadri (solo i primi di un totale di ben 900!) in una struttura polifunzionale la cui parola d'ordine sarà "networking", grazie ad una fitta rete di partner che, partendo proprio dalle istituzioni, faranno leva su diverse identità aziendali per offrire una formazione a 360°. Otto sono infatti le categorie a cui il progetto farà riferimento: istituzioni, accademici, studenti, editori, istituzioni culturali, no profit e ovviamente imprese.

Still Meeting

Ogni iniziativa sarà organizzata e supervisionata da Facebook, onde garantirne la qualità e, soprattutto, l'utilità, dando quindi non solo alle aziende, ma anche ai privati, la possibilità di proporre idee e seminari tramite il sito ufficiale di Binario F che, in tal senso, si configura come uno spazio comune (un community hub), nel quale far confluire le richieste ma anche le offerte di quanti sceglieranno di aderire al progetto.

Still Cucina

Il tutto sarà controllato da un organo apposito chiamato "Advisory Board" il cui presidente sarà l'ex Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Francesco Profumo, a cui faranno capo 15 rappresentanti di altrettante eccellenti società, uniti nello scopo di allineare le attività del centro secondo le principali priorità del Paese.  L'Advisory Board avrà il compito di verificare e soprattutto misurare l'impatto che l'HUB avrà sul mondo reale e questo al netto del guadagno di Facebook che, per bocca dello stesso Colombo, non ha in Binario F alcun interesse se non quello meramente culturale.

Proprio in tal senso abbiamo voluto chiedere di più a Luca Colombo, Country Director per Facebook, per capire quale sia il vero senso di un'iniziativa tanto ambiziosa e, potenzialmente, così poco remunerativa per la società.

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Tom's: "Come progettate di rientrare dell'investimento di Binario F?"

L.C.: "L'investimento di Binario F è pensato per portare valore al Paese ed alla comunità di Roma attraverso la formazione e l'aumento delle competenze digitali, perché riteniamo che queste siano il prerequisito per poi sfruttare meglio quella che è la leva digitale.

In questo caso non c'è per Facebook un calcolo del relativo ritorno, perché attraverso l'Advisory Board abbiamo l'obiettivo di valutare  l'impatto economico e di occupazione che ci sarà sul Paese attraverso le 97.000 persone che progettiamo di formare entro il 2019. Ovviamente ad oggi è difficile stimare cosa succederà e per questo, per Facebook non c'è alcun rapporto di ritorno, quel che ci interessa è solo l'impatto perché pensiamo che elevare le competenze generali aiuti il Paese e, se vogliamo, anche Facebook all'interno del nostro contesto nazionale."

Tom's: "Da diverso tempo a questa parte vi occupate di formazione, basandovi su quella che è la vostra esperienza, dunque che previsioni avete nei confronti dei singoli? Chi parteciperà alle attività di Binario F, avrà effettivamente la possibilità di averne un ritorno utile?"

L.C.: "Mi sento di rispondere di sì, anche se chiaramente vanno fatti dei distinguo. Qui ci saranno corsi il cui spettro sarà molto ampio, dall'alfabetizzazione all'utilizzo di piattaforme di intelligenza artificiale. Dire quali sono i ritorni per chi parteciperà oggi è difficile, ma mi permetto di dire che elevare le competenze digitali oggi va a rispondere ad un'esigenza di diverse aziende, per altro avallata da Confindustria, che non riescono a coprire con le assunzioni. Sto chiaramente semplificando, ma i singoli che oggi investiranno nelle competenze digitali hanno certamente una possibilità di migliorare la propria presenza sul mercato e la loro posizione nei confronti delle aziende che hanno bisogno di investire nelle competenze digitali."

Tom's: "Sarete un mediatore tra le aziende e i lavoratori quindi?"

L.C.: "No, non penso che saremo un mediatore tra aziende e dipendenti. Quello che cercheremo di fare è aiutare le aziende a fare in modo che ci siano più competenze in azienda, e aiutare le persone ad aumentare le proprie competenze, anche come potenziali lavoratori. L'incontro tra le parti avverrà a prescindere da Facebook."

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Binario F è già aperto. Le attività partono oggi e proseguiranno domani, secondo un calendario fittissimo di eventi che partendo dall'alfabetizzazione digitale cerca di porre l'attenzione sulla cultura digitale, sulle connessione della stessa con il business dei privati, e sull'interazione tra i nuovi strumenti tecnologici e di comunciazione e il lavoro più tradizionalmente analogico.

La sede è al terzo piano di via Marsala 29 a Roma e la partecipazione è totalmente gratuita. È difficile dire se questo hub di idee e di esperienze sia la base da cui Facebook cambierà il mondo, ma è interessante notare come e in che misura la società di Zuckerberg continui la sua campagna di formazione e cultura digitale per tutti.

L'idea di connettere digitale e mondo reale per mezzo di un luogo fisico in cui imparare e creare una rete contatti è tanto semplice quanto utile, e potrebbe essere, magari attraverso una rete estesa di "binari" un passo importante.