Facebook, quiz usati per sottrarre dati, il social querela due sviluppatori ucraini

Facebook ha intentato causa contro due sviluppatori ucraini, accusandoli di aver sottratto illecitamente dati agli utenti attraverso i classici quiz.

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a cura di Alessandro Crea

Non mi dite che siete tra quanti ancora fanno i quiz su Facebook, vero? Che siano utilizzati spesso per profilarci lo sanno tutti, ma in realtà possono fare anche di più, ad esempio sottraendo dati sensibili agli utenti in maniera illecita: lo afferma proprio Facebook, che nelle scorse ore ha citato in giudizio due sviluppatori ucraini, come riportato qualche giorno fa da Daily Beast.

I due uomini sono accusati ‎‎di aver sfruttato i quiz online per attirare più di 60.000 utenti Facebook e rubare loro molti dati sensibili, che venivano poi salvati in database off-shore. La procedura era piuttosto complessa: in pratica gli sviluppatori utilizzavano i quiz per installare in maniera fraudolenta delle estensioni maligne per browser. Queste erano in grado di raccogliere i dati e sovrapporre i propri annunci sul newsfeed degli utenti infettati.

La truffa pare essere andata avanti dal 2016 al 2018, anno in cui i quiz dei due sono stati banditi dal social network. Ora l'accusa è di frode e violazione dei termini di servizio di Facebook e delle leggi anti-pirateria, sia federali che dello Stato della California.

Secondo Facebook lo schema fraudolento avrebbe avuto come obiettivi soprattutto gli utenti di lingua russa. "‎In totale, gli imputati hanno compromesso circa 63.000 browser utilizzati dagli utenti di Facebook, provocando all'azienda danni per 75.000 dollari", si legge nella denuncia, che fa riferimento ai costi che Facebook ha dovuto sostenere per debellare la truffa stessa. Ora la palla passerà ovviamente ai giudici. Gli utenti italiani dovrebbero essere al sicuro in questo caso specifico, ma quanti altri meccanismi simili passeranno attraverso i tanti quiz che in tanti condividono sul Web e che spesso facciamo a cuor leggero per perdere cinque minuti di tempo? La prima linea di difesa è sempre il buonsenso, non bisognerebbe dimenticarlo mai.