Facebook tradisce le immagini JPEG con Google WebP

Facebook sperimenta il formato WebP in alternativa al JPEG, per velocizzare il caricamento delle pagine web. Non è chiaro se si tratta solo di un test limitato o delle prove generali di un cambiamento imminente, ma la reazione degli utenti è stata perlopiù di sconcerto.

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a cura di Alberto De Bernardi

Facebook ha iniziato a utilizzare il formato WebP per le immagini al posto del più tradizionale JPEG, e molti utenti non hanno gradito. La reazione più comune è stata: "Cosa non funziona?!?  Perché le immagini che scarico hanno la bizzarra estensione .webp?!?". Nemmeno i pochi utenti al corrente dell'esistenza del nuovo formato hanno reagito positivamente, a causa del ridotto supporto di cui gode oggi questo formato.

Per chi non conosce l'argomento, il formato WebP è un'invenzione di Google per velocizzare la navigazione web. Tecnicamente, ha diversi pregi: maggiore compressione per iniziare (si parla di una possibile riduzione del 30% nella dimensione dei file), e poi supporto per animazioni e trasparenze, così che possa sostituire efficacemente anche il formato PNG.

Il prezzo da pagare per la maggiore reattività è però molto alto. Il formato gode ancora di un supporto molto limitato, così, una volta scaricate le immagini, gli utenti non sanno come gestirle. Persino tra i browser il supporto è molto limitato. Al momento solo Chrome (ovviamente) e Opera lo supportano, ma persino in Chrome il supporto al WebP è disabilitato per impostazione predefinite. Mozilla, inizialmente contraria al supporto di questo formato, pare stia riconsiderando la cosa per le future versioni di Firefox, grazie anche ad alcuni cambiamenti effettuati da Google per superare le perplessità del concorrente.

Caricando un JPEG su Facebook questo viene convertito in formato WebP e ora, pare, lo stesso formato viene utilizzato anche per distribuire le immagini agli utenti che utilizzano uno dei due browser compatibili. Al momento non è chiaro se si tratta di un test su piccola scala o di un cambiamento che riguarderà presto tutti gli utenti - oggi non tutti, infatti, ricevono immagini WebP "by default". Chiaro comunque che, quando c'è di mezzo Facebook, il termine "piccola scala" perde un po' di significato, e che Google ha messo a segno un buon punto a favore del suo finora poco noto formato web.