"Fake jobs" contro una geniale e creativa frode informatica

La Guardia di Finanza, con l'operazione "Fake jobs" ha smantellato un nucleo criminale informatico che sfruttava carte clonate, phishing e voucher INPS.

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a cura di Dario D'Elia

"Fake jobs" è il nome dell'ultima operazione dei finanzieri del Nucleo Speciale Frodi Tecnologiche che ha svelato come carte di credito clonate, phishing e smishing siano stati impiegati negli ultimi due anni per truffare INPS e ignari cittadini.Polizia Postale e GdF hanno smantellato un nucleo criminale informatico residente in provincia di Frosinone e Napoli "dedito all'acquisizione in frode di dati sensibili ed all'indebito utilizzo di sistemi di pagamento elettronico (carte di credito/debito e conti concorrenti online)". Da stamani all'alba sono in corso 12 decreti di perquisizione emessi dalla Procura di Roma.

voucher inps
Voucher INPS

Come funzionava la truffa?

La banda campana acquistava Voucher INPS sfruttando carte di pagamento e conti correnti online di persone ignare. In pratica con azioni di phishing (via Web) e smishing (via SMS), il gruppo raccoglieva i dati sensibili degli utenti. Nelle mail e SMS venivano inserite "proposte lusinghiere" che riguardavano l'ottenimento di buoni carburante, ricariche telefoniche o altri servizi. Le offerte venivano confezionate con tanto di loghi "ufficiali" e la qualità grafica era capace di trarre in inganno.

"Una volta ottenuti i dati finanziari, facevano confluire le somme sottratte su portafogli elettronici intestati a finti 'dato di lavoro'", si legge nella nota ufficiale della GdF. "I wallet venivano poi utilizzati come veri e propri conti correnti per redistribuire le somme frodate a falsi 'prestatori d'opera occasionali', tutti regolarmente registrati presso l'INPS e titolari della carta PostePay INPS attraverso la quale monetizzavano i proventi".

La stima di frode è di circa 1 milione e mezzo di euro, mentre le vittime sarebbero centinaia in tutta Italia.