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a cura di Dario D'Elia

L'AGCOM è più furba degli operatori telefonici: oggi pubblicherà 4 delibere che puntano a risolvere la questione risarcimenti legata alla fatturazione a 28 giorni. Come anticipa La Repubblica, stamani, l'idea è quella di obbligare TIM, Vodafone, Wind Tre e Fastweb,  a scontare dalla prossima fattura di aprile i giorni in più che sono stati fatti pagare dal 27 giugno 2017.

In pratica una sorta di bonus sulle bollette residenziali legate a telefonia e servizi Internet. È una mossa furba perché a febbraio il TAR del Lazio aveva riconosciuto la legittimità dell'azione del Garante sulla fatturazione, ma congelato ogni valutazione sui rimborsi fino alla prossima udienza del 14 novembre 2018.

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La questione di fondo è che secondo i giudici della corte gli eventuali risarcimenti avrebbero messo in difficoltà i conti degli operatori. Con l'escamotage AGCOM dei "giorni scontati" in bolletta però dovrebbe decadere ogni perplessità.

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Nello specifico per gli abbonati di lunga data, ovvero da prima di luglio, vorrebbe dire uno sconto di una ventina di giorni. "Nel caso di una fattura emessa ad aprile con decorrenza dal primo aprile al 30 aprile e in presenza di una erosione pari a 15 giorni, la fatturazione dovrà essere posticipata al 16 aprile e il periodo fatturato dovrà risultare quello intercorrente dal 16 aprile al 15 maggio", cita la delibera .

Al solito gli operatori potranno fare ricorso, ma la difesa non potrà che essere debole poiché di fatto ormai è stata riconosciuta la loro mancanza di trasparenza nella gestione della fatturazione. In caso di inottemperanza comunque rischieranno nuovamente una sanzione di 1,16 milioni di euro, come già avvenuto a dicembre per aver snobbato la precedente delibera.

"Tale meccanismo garantisce, per un verso, la determinatezza della prestazione posta a carico degli operatori sotto forma di postergazione della data di decorrenza della fatturazione e, per altro, il diritto degli utenti di ottenere un immediato ristoro del disagio sofferto senza dover ricorrere a procedure contenziose e rimanendo liberi di poter cambiare operatore, una volta ottenuta la compensazione", conclude l'AGCOM.