Ferrari e l'auto intelligente: ti studia e reagisce

L'azienda di Maranello sta progettando un sistema che, tramite una serie di sensori controllerà le condizioni psico-fisiche del guidatore, in modo da limitare le prestazioni di una vettura nel caso un pilota sia stanco.

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a cura di Roberto Caccia

La Ferrari è al lavoro su una tecnologia in fase di brevetto che è in grado di monitorare le condizioni fisiche e mentali del guidatore, modificando di conseguenza la reattività della macchina e intervenendo sul controllo della stabilità e della trazione.

I responsabili di questo controllo sono una serie di sensori biometrici che registrano e trasmettono i parametri psicofisici del guidatore. L'abitacolo si riempirà così di dispositivi, fortunatamente non invasivi, in grado di monitorare la respirazione, la pressione sanguigna e il battito cardiaco.

Il sistema in sviluppo permetterà di controllare l'abilità al volante dei guidatori

Una microcamera puntata sugli occhi del guidatore controllerà la soglia di attenzione, misurando la frequenza del battito di ciglia. Inoltre saranno presenti dispositivi che misureranno l'attività elettrica del cervello, così come la temperatura corporea e il grado di sudorazione del guidatore.

Il progetto serve per aumentare la sicurezza del guidatore un po' "distratto", limitando le prestazioni della macchina, ma può anche essere usato per incrementare la reattività del veicolo per soddisfare meglio un pilota più attento.

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"I guidatori tendono a calcolare male le proprie capacità al volante di una vettura, in particolare sopravvalutando la propria abilità di guida e, ancora più importante, le proprie condizioni psicofisiche", dichiara l'azienda di Maranello in merito al progetto.

 "Con questo sistema, le prestazioni della macchina possono essere modificate per migliorare la sicurezza di un guidatore stanco, o dalla bassa soglia di reazione, ma anche per aumentare il piacere di guida e le performance della vettura nel caso di un pilota attento e reattivo".