Fibra a 100 Gbps attraverso l'Atlantico per la ricerca

Ieri è stato presentato ANA-100G, sigla che indica un collegamento a 100 gigabit al secondo che unisce le due sponde dell'Atlantico. Sarà a disposizione di istituti di ricerca e università.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

L'Europa ha realizzato un collegamento a 100 Gbps che unisce Maastricht (Olanda) a Chicago (USA). Si tratta di una connessione dedicata esclusivamente a scopi di ricerca, che prende il nome di Advanced North Atlantic 100G Pilot (ANA-100G), e fa parte di un progetto di reti dedicate alla ricerca e allo studio, come l'italiana GARR.

Farà compagnia alle già note Internet2, NORDUnet, ESnet, SURFnet, CANARIE e GÉANT. La comunicazione è avvenuta nell'ambito della conferenza TNC2013Durante la dimostrazione, spiega il comunicato stampa, sono state trasferite grandi quantità di dati tra Maastricht e Chicago in pochi minuti, invece delle molte ore che ci sarebbero volute usando l'Internet a cui tutti abbiamo accesso.

Usi alternativi della fibra ottica

Oltre alle due estremità citate, ANA-100G passa anche da Atlante Raleigh (USA): tutti e quattro i nodi, insieme ad altri punti chiave, prenderanno parte ai dodici mesi di test che dovrà affrontare il nuovo collegamento. Le prove serviranno a "determinare i requisiti operativi per mantenere il collegamento attivo e soddisfare le crescenti richieste delle organizzazioni".

"Questo risultato dimostra che le reti dedicate a ricerca ed educazione sono la prima linea dell'innovazione, e rendono possibile le ricerche più avanzate da parte di università e istituiti specializzati" ha commentato Erwin Bleumink, amministratore delegato di SURFnet. "L'impatto di questo sviluppo tuttavia si noterà anche fuori dagli ambienti accademici, e stimolerà l'economica globale".

Tra le altre cose il nuovo collegamento servirà a potenziare gli esperimenti presso il Large Hadron Collider, situato presso il CERN di Ginevra (Svizzera), il reattore a fusione ITER in Francia. Si tratta quindi di un elemento fondamentale per la scienza moderna, che conta sempre più sullo scambio di grandi quantità di dati e sulle collaborazioni internazionali. I numeri lasciano ovviamente a bocca aperta, soprattutto se si considera che la maggior parte di noi ha accesso a collegamenti la cui velocità si misura al massimo in pochi di megabit al secondo. Eppure potrebbe essere piuttosto vicino il futuro in cui ognuno di noi potrà avere accesso a velocità ben più alte di quelle attuali.

Già oggi qualche fortunato può puntare a 1 Gbps per la propria casa, e magari domani saranno dieci. Troppi? Crediamo di no, perché tra qualche anno in ogni casa ci saranno molti dispositivi collegati a Internet, e alcuni saranno affamati di banda. In una serata una famiglia tipica potrebbe chiedere due film in Full-HD (o anche 4K) in streaming, un videogioco online, il download di uno o più grandi file, telefonia VoIP, il collegamento di uno o più elettrodomestici, e naturalmente smartphone e tablet. Non ci vorrebbe poi molto a occupare diversi megabit al secondo.