Fibra ottica TIM nelle arterie di Socrate, altro che cicuta

TIM sta impiegando le vecchie canaline del Progetto Socrate del 1995 per portare la fibra negli appartamenti. Ai tempi si parlava di 19 città; oggi sappiamo per certo che i lavori sono stati avviati a Bari.

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a cura di Pino Bruno

Nel 1997 Socrate bevve la cicuta e morì. Nel 2017 Socrate sta resuscitando. Non parliamo del filosofo greco, bensì dell'acronimo Sviluppo Ottico Coassiale Rete Accesso Telecom, il progetto avviato nel 1995 da Stet-Sip-Telecom per portare la banda "larga" (1.5 Mbps in download e 64 kbps in upload) in 19 città - servendo a pieno regime circa 10 milioni di italiani. Progetto faraonico - 13mila miliardi di vecchie Lire di cui spesi 5000 - e città sventrate, abbandonato perché stava arrivando l'ADSL. Ebbene, dopo un ventennio, Socrate rivive. Da quelle canaline abbandonate si strappa via il vecchio cavo coassiale per sostituirlo con fibra ottica che arriva direttamente nelle case, ai pianerottoli, tramite i cunicoli orizzontali e verticali realizzati negli edifici al tempo di Socrate.

cavo coassiale

Addio cavo coassiale! Nel 1995 la banda larga era 1.5 Mbps in download e 64 kbps in upload

Proprio stamane abbiamo visto all'opera, in un quartiere residenziale di Bari, operai e tecnici di un'impresa appaltatrice di TIM. A pochi metri di distanza, altri operai stendevano fibra ottica per conto di Enel Open Fibra. Due interventi senza collegamento tra loro, ma che danno l'idea di quel fermento nel mercato delle telecomunicazioni di cui scrivevamo ieri. La novità è che TIM, per il suo piano FTTH (Fiber to the home), sta usando anche la vecchia infrastruttura Socrate.

Fibra ottica

Cioè quei tunnel scavati vent'anni e passa fa che raggiungono migliaia e migliaia di centraline davanti alle case: dalle centraline partivano poi i cavi coassiali diretti a case e uffici, con conseguenti lavori di scasso per costruire nei palazzi, piano dopo piano, condotti paralleli a quelli del doppino di rame. Interventi talmente invasivi da provocare la ribellione e il rifiuto di molte assemblee di condominio.

Poiché il progetto Socrate, prima di essere abbandonato, interessò numerose città fra cui Venezia, Siena, Bari, Messina e Cagliari, è facile pensare che Telecom (e Fastweb?) abbiano deciso che l'uso di quei cavidotti dismessi possa accelerare la cablatura. Una corsa a chi arriva prima per poter poi offrire la rete ad altri per la commercializzazione.

Fibra ottica

Perché la partita non è più tecnica bensì puramente strategica. Un gioco di mosse su una scacchiera che punta a replicare l'azione avversaria. Enel Open Fiber sbarca a Bari? TIM rianima le arterie di Socrate. Vodafone offre 1 Gbps? TIM srotola i pezzetti di fibra che le mancano per raggiungere gli appartamenti e offrire lo stesso.

"L' attuale monopolista sarà in grado di condizionare la concorrenza decidendo quanti canali mettere a disposizione, per quanti utenti e a quali tariffe", diceva Tommaso Pompei nel 1996 riferendosi al progetto Socrate. Aveva visto giusto il responsabile strategia telecomunicazioni di Olivetti, oggi AD di Enel Open Fiber.

A noi piace pensare che, finalmente, il faraonico investimento di denaro pubblico di vent'anni fa, dia i suoi frutti e contribuisca al superamento del divario digitale del nostro Paese. Una cicuta meno dolorosa.