Fine della class action contro Buzz, vince la privacy

Google ha chiuso definitivamente la questione privacy riguardante il servizio Buzz. La class action si chiude con un accordo extra-giudiziale da 8,5 milioni di dollari. L'obiettivo dei denunciati è stato raggiunto in pieno.

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a cura di Dario D'Elia

La class action contro il servizio Google Buzz si è chiusa: i legali del colosso statunitense hanno siglato un accordo extra-giudiziale con la parte lesa. I problemi di privacy sembrano essere stati risolti, inoltre è stato deciso di far confluire 8,5 milioni di dollari in un Fondo indipendente che finanzi le organizzazioni che si occupano di privacy e policy online.

Google Buzz

"Per essere chiari questo non è un accordo dove le persone che usano Gmail possono denunciare per ottenere compensazioni. Tutti coloro che negli Stati Uniti usano Gmail ricadono in questo accordo, a meno che non si sia proceduto con l'opt-out prima del 6 dicembre 2010. La Corte approverà definitivamente l'accordo il 31 gennaio 2011", si legge nel comunicato ufficiale.

L'impegno di Google fin dal primo momento è stato massimo."Abbiamo semplificato il documento sulla privacy per renderlo più comprensibile a tutti e rivisto le parti scritte in un complesso linguaggio legale", chiarì al principio l'azienda. Di lì a poco venne creata anche una nuova pagina con strumenti per la riservatezza - dalla quale l'utente può gestire le proprie impostazioni personali nel migliore dei modi, e senza fatica.