Fotocamere 3D ultra dettagliate sugli smartphone grazie alla luce polarizzata?

Immaginate di poter scattare una foto tridimensionale con un semplice smartphone, così tanto dettagliata da poter essere fornita a una stampante 3D per riprodurre l'oggetto: è quanto stanno cercando di realizzare al MIT, utilizzando la luce polarizzata.

Avatar di Alessandro Crea

a cura di Alessandro Crea

Unire la qualità alle dimensioni e ai costi è un'impresa quasi impossibile, specialmente se parliamo di fotocamere tridimensionali. Ma se i ricercatori del prestigioso MIT avranno successo anche un semplice smartphone potrà vantare una fotocamera tridimensionale di qualità elevatissima, superiore a quella di uno scanner laser.

Come? Grazie a una speciale tecnica che impiega la luce polarizzata per aumentare di 1000 volte il livello di dettaglio di questo tipo di immagini. Il concetto di base (ma solo quello) è in pratica lo stesso impiegato negli occhiali da guida, che consentono di avere una visione più nitida e contrastata, eliminando al contempo riflessi e aloni fastidiosi.

MIT Cheap3D 1

Il team di ricerca infatti al momento sta sperimentando con particolari telecamere in grado di rilevare la profondità, come ad esempio Microsoft Kinect o similari, abbinate a particolari filtri meccanici polarizzati e a speciali algoritmi che creano l'immagine finale basandosi sulla misurazione dell'intensità luminosa ricavata dalla comparazione di diversi scatti.

I risultati sono notevoli, con immagini che presentano dettagli anche di pochi micron. Ora però il problema sarà riuscire a portare tutto alle dimensioni di uno smartphone. La difficoltà maggiore è proprio legata all'integrazione di questi particolari filtri, che non sono semplici lenti polarizzate ma griglie di polarizzazione da sovrapporre ai sensori, col rischio di diminuirne la risoluzione.

In ogni caso, anche senza sensori da 21 Mpixel il risultato sarebbe tale da poter riprodurre tramite una stampante 3D l'oggetto fotografato.