Franceschini: è tempo di equiparare l'IVA di e-book e libri

Il Ministro Franceschini lancia il guanto di sfida a Bruxelles: è tempo di abbassare l'IVA degli e-book al livello dei libri cartacei, quindi il 4%.

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a cura di Dario D'Elia

"È tempo di equiparare l'IVA imposta alle pubblicazioni digitali a quella dei libri", ha dichiarato ieri il Ministro Franceschini a conclusione della riunione informale con i ministri europei per la cultura. Dalla Reggia di Venaria, dove si è tenuto il summit, non si potevano attendere parole migliori. Però sono pur sempre dichiarazioni di intento perché "non è competenza dei ministri fare questo".

e-book

Franceschini è dell'opinione che il tema debba essere affrontato a livello europeo. "Servono regole comuni", ha sottolineato. E la mente non può che correre all'esempio francese: coraggiosa nel decidere di abbassare l'IVA e-book al 5,5%, ma anche sotto procedura di infrazione europea per lo strappo alla regola. Stesso destino che vivrebbe l'Italia se passasse dal 22% al 4%, come nel cartaceo? Può darsi.

"Solo una visione miope può ritenere il libro elettronico un supporto digitale, per cui se ci sono dei vantaggi per le pubblicazioni cartacee altrettanto devono esserci per quelle elettroniche", ha concluso il Ministro.

Insomma, la prossima sfida di Bruxelles è quella di trovare accordi su ogni fronte: dal copyright al digitale. Perché almeno su un punto i partecipanti al summit hanno espresso una visione comune: la cultura, in Europa, non solo è un elemento identitario ma un fattore di crescita e sviluppo.

Appuntamento al 25 novembre, quando si terrà il vertice formale UE e bisognerà fare i conti con la realtà.

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