Francia dura con Amazon: divieto di sconto online sui libri

Amazon rischia di perdere la possibilità di scontare i libri online.

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a cura di Dario D'Elia

Amazon rischia di non poter più applicare alcuno sconto ai libri venduti online in Francia. L'Assemblea Nazionale, in pratica la Camera, ieri ha approvato all'unanimità una legge che se dovesse passare anche al Senato rivoluzionerebbe il mercato librario francese. Per altro un'iniziativa già filtrata prima delle vacanze estive.

Si parla infatti dell'impossibilità per qualsiasi negozio online di applicare sconti ai prezzi di copertina dei libri (massimo 5%) e contemporaneamente spese di spedizione gratuite.

"La spedizione gratuita è semplicemente - dobbiamo usare questa parola - una strategia di dumping", ha dichiarato il Ministro per la Cultura Aurelie Filipetti durante il dibattito parlamentare. Una denuncia eclatante perché per "dumping" si intende una procedura di vendita di un bene su di un mercato estero ad un prezzo inferiore rispetto quello applicato sul mercato di origine.

Amazon France

Amazon ovviamente ha negato immediatamente ogni comportamento di tale portata. "Qualsiasi misura che punta ad alzare i prezzo dei libri venduti online danneggerebbe la possibilità dei francesi di acquistare prodotti culturali, e sarebbe una discriminazione per i consumatori online", si legge nel comunicato ufficiale del colosso statunitense.

In pratica, senza mezzi termini, il Parlamento francese vuole evitare che Amazon diventi leader del mercato come sta già avvenendo in altri paesi e punirla per la sua gestione fiscale. Nel 2011 le librerie francesi contribuivano con il 23% delle vendite, mentre il canale online si fermava al 13%. Il resto si doveva a megastore, catene come FNAC, club dei libri e outlet. Oggi però è probabile che le percentuali siano notevolmente cambiate a favore delle vetrine digitali.

"Abbiamo resistito bene a lungo, più una lenta flessione che un collasso", ha sottolineato Guillaume Husson, direttore del Syndicat de la Librairie Française. "Ma non vogliamo aspettare che la situazione diventi irreversibile per intervenire".