Fujifilm XF1, un nuovo gioiellino della Serie X

Recensione - Test della Fujifilm XF1, ennesima fotocamera riuscita della premiata Serie X. Il formato del sensore - già utilizzato per la X10 - sembra a oggi il miglior compromesso tra qualità e versatilità dell'ottica.

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a cura di Alberto De Bernardi

Introduzione

Proseguiamo con la Fujifilm XF1 la nostra rassegna di compatte con ambizioni elevate, in cui includiamo idealmente i modelli con ottica di apertura massima maggiore di f/2 - un gruppo ristretto di cui fanno parte anche Sony RX100 (RX1), Nikon P300/P310, Samsung EX2F, Fujifilm XF1, Olympus XZ1/XZ2, Panasonic LX7 e Leica D-Lux 6.

Fujifilm XF1 Fujifilm XF1
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Si tratta di un gruppo eterogeneo, in cui ogni costruttore prova la sua via (più o meno) originale per assicurare al pubblico il giusto compromesso tra qualità, portabilità e usabilità. Abbiamo già visto come Sony abbia fatto una scelta "estrema", optando per l'innovativo sensore da 1 pollice che le ha assicurato grande qualità ma anche qualche problema ai bordi del fotogramma, e la Nikon P310, che ha scelto invece la via tradizionale del sensore in formato 1/2,3", versatile ma leggermente limitante in termini di qualità fotografica complessiva. Fujifilm ci mostra qui la terza via, quella del compromesso, con un sensore in formato 2/3"  - come già aveva fatto con la precedente X10.

Dal punto di vista stilistico e funzionale, la XF1 rappresenta qualcosa di originale, seppur le sue linee siano chiaramente ispirate a quelle di modelli del passato. Il corpo in pelle (ecologica) sembra infatti arrivato con la macchina del tempo dagli anni '60, ma le novità non mancano, a cominciare dall'originale ottica collassabile che consente di contenere le dimensioni entro limiti veramente ridotti in fase di trasporto.

Anche dal punto di vista economico la XF1 si colloca grossomodo a metà strada tra la Nikon P310 e la Sony RX100: il listino indica poco meno di 500 Euro, mentre online si trova a partire da 400 Euro.