Una delle funzioni più innovative che fa il suo debutto sull'α7R III è la multi-shooting con Pixel Shift, che sfrutta tutto il potenziale della stabilizzazione ottica integrata a 5 assi per creare immagini composite con una risoluzione ultra-elevata di quasi 170 Mpixel. L'idea di per sé non rappresenta una novità assoluta, in quanto già vista sulla Pentax K-1, sempre full frame, e ancor prima sulla mirrorless Olympus E-M5 MK II nel 2015.
In cosa consiste?
Attivando questa modalità, la macchina acquisisce quattro immagini separate RAW (ARW per Sony) da 42 MP, spostate l'una dall'altra in incrementi di 1 pixel. Quindi da PC (purtroppo non si può ancora fare in camera), le immagini possono essere combinate per ottenere un'immagine a pixel shiftati che offre una risoluzione enorme pari a 169,6 Mpixel! Ovviamente la macchina deve essere posta su un supporto stabile e il soggetto completamente stazionario.
Le quattro immagini ottenute da un singolo scatto Pixel-Shift Multi Shooting possono essere composte assieme ed elaborate utilizzando esclusivamente la nuova suite software Imaging Edge di Sony (a patto di disporre di un processore del PC di ultima generazione in quanto il software non può essere installato su computer troppo obsoleti come hardware, anche se girano sotto Win 10...).
La foto seguente è un esempio del risultato che ci si può aspettare:
Questo video fornisce ulteriori dettagli su questa modalità.
Abbiamo accennato al software Imaging Edge... Più sofisticato rispetto al già noto Playmemories, moltiplica le potenzialità creative dell'intero processo di scatto, dalla pre-elaborazione alla post-elaborazione. Imaging Edge offre tre applicazioni per PC scaricabili gratuitamente - Remote, Viewer ed Edit - che supportano la cattura d'immagini in remoto con visualizzazione live su PC e lo sviluppo RAW.
Qui il link per il download.
Prestazioni
Rumore agli alti ISO in JPEG
Come si vede, il rumore è contenuto sino a ISO 6400, valore oltre il quale inizia a farsi notare.
Questi sono i risultati ottenibili nei casi pratici:
Visualizzando le immagini ridimensionate alla risoluzione del monitor, il rumore inizia a vedersi a 6400 ISO, un risultato solo discreto pur tenuto conto dell'elevatissima risoluzione del sensore. Infatti, è sensibilmente diverso da quello ottenuto con la "cugina" Sony SLT-A 99 Mark II, che impiega un sensore FF di pari risoluzione. Quest'ultima mostra un rumore molto più contenuto, che va però di pari passo con una resa del dettaglio inferiore. Strano il fatto che Sony abbia percorso strade così diverse nell'algoritmo di riduzione del rumore, in teoria una reflex a tecnologia Translucent dovrebbe "soffrire" di più. Si noti infine che sino a 51200 ISO non si hanno variazioni visibili della tinta.
Su questa macchina è possibile variare l'entità della riduzione del rumore agli alti ISO:
Il file in formato RAW (ARW per Sony) è visualizzabile solo da alcuni browser come anteprima a 1616 x 1080 pixel. Lo stesso file che in JPEG pesava 25,3 MB, data l'elevatissima risoluzione in ARW raggiunge gli 83,6 MB!