Gaia rubata, tutti gli account Google sono in pericolo

Lo scorso dicembre Google ha subito un'intrusione informatica, ma solo oggi emerge che l'obiettivo principale era la tecnologia usata per gestire login e password degli utenti.

Avatar di Valerio Porcu

a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Gli attacchi subiti da Google a dicembre (Google reagisce ai cyber-attacchi e sfida la Cina) sono serviti a sottrarre la tecnologia di accesso ai servizi. È stato infatti rubato Gaia, il programma che permette di accedere con una sola procedura a tutti i servizi Google. Un accadimento da far venire i brividi, come minimo.

Violata Google, violati tutti noi?

La violazione degli account di posta appartenenti ad attivisti democratici, a questo punto, era evidentemente un tentativo di copertura.

L'azienda ha modificato subito il software, per evitare che le tecnologie sfruttate si potessero sfruttare per penetrare negli account degli utenti. È improbabile, tuttavia, che l'applicazione sia stata riscritta da zero e il codice rubato costituisce ancora un pericolo, per quanto ridimensionato. Se tra il materiale rubato c'è anche l'elenco delle falle non risolte, per esempio, è come aver trovato "la pentola d'oro in fondo all'arcobaleno", ha detto G. Kurtz di McAfee Inc.

Google aveva fatto sapere da subito che aveva subito il furto di "proprietà intellettuale", ma non era chiaro che cosa fosse stato rubato.

I fatti odierni confermano quanto si sospettava da tempo. Google è stata tutt'altro che trasparente su questa vicenda. Ha fatto leva sulla questione della censura e dei diritti civili in Cina, e lasciato che il furto del software passasse quasi sotto silenzio. La questione etica è senza dubbio rilevante, ma quella della riservatezza non dovrebbe essere trascurata.