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a cura di Elena Re Garbagnati

La costellazione di satelliti Galileo sta per arricchirsi di quattro nuovi satelliti, che decolleranno dallo spazioporto di Kourou, nella Guyana francese, mercoledì 25 luglio a bordo di un razzo Ariane 5 (Flight VA244). Ricordiamo che il sistema satellitare europeo è già in funzione dal 15 dicembre 2016 e più di 100 milioni di dispositivi sfruttano già i suoi servizi.

I satelliti attualmente in orbita sono 22, mercoledì saranno lanciato saranno lanciati Galileo SAT 23, Galileo SAT 24, Galileo SAT 25 e Galileo SAT 26.

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Crediti: ESA / CNES / Arianespace / Optique Video du CSG

Nelle foto di questa pagina vedete le fasi di preparazione, con la collocazione nei contenitori di protezione, il trasporto nell'area di preparazione del carico utile e il pieno di combustibile necessario per eseguire le manovre programmate nel corso della loro vita.

Dalle immagini mancano le fasi di aggancio al sistema di blocco che li terrà in posizione durante il lancio; se tutto andrà come da programma i satelliti raggiungeranno l'orbita operativa a 22.922 km di altitudine.

Ricordiamo che Galileo è il primo sistema di navigazione satellitare europeo, alternativo allo statunitense GPS e al russo GLONASS. Ricevitori e smartphone in commercio sono compatibili sia con il segnale Galileo sia con quello GPS, quindi non c'è bisogno di scegliere quale costellazione si vuole usare. Tuttavia i ricevitori vecchi con il solo GPS non riceveranno Galileo.

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Crediti: ESA / CNES / Arianespace / Optique Video du CSG - JM Guillion

Quello che ci offre Galileo è un'accuratezza inferiore ai 10 centimetri nel posizionamento, che è una precisione mai raggiunta prima, e una serie di servizi a pagamento che potranno essere sfruttati da aziende, assicurazioni, forze dell'ordine e via dicendo, che ci aveva illustrato a suo tempo Fabio Dovis, professore di Ingegneria industriale e dell'informazione al Politecnico Torino, che ha seguito lo sviluppo di Galileo fin dall'origine.

Ricordiamo che la definizione, sviluppo e validazione in orbita di Galileo sono state condotte dall'ESA e co-finanziate dall'ESA e dalla Commissione europea. In Galileo c'è un forte contributo italiano, che coinvolge in prima linea l'Agenzia Spaziale Italiana, il gruppo Leonardo (ex Finmeccanica) attraverso Telespazio, Thales Alenia Space e la Divisione Sistemi Avionici e Spaziali di Leonardo.

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Crediti: ESA / CNES / Arianespace / Optique Video du CSG - H Rouffre

Il progetto Galileo non si chiuderà con il completamento della costellazione, perché l'ESA sta già progettando Galileo second generation (G2G), che fra le altre cose ha l'ambizioso obiettivo di far funzionare i navigatori indoor, ossia in ambienti chiusi.


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