Garante per la Privacy contro lo spam con la guida online

Il Garante per la Privacy ha avviato una campagna contro lo spam

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Il Garante per la Privacy ha lanciato un campagna contro lo spam (www.garanteprivacy.it/spam), un problema che – seppure tecnicamente illegale – è ancora una vera e propria piaga. Non ce ne libereremo presto, questo è certo, ma con qualche piccolo accorgimento si può sperare di imprecare un po' meno.

Spam significa messaggi indesiderati, generalmente pubblicitari e a volte portatori di virus e malware in genere, o magari veicoli per attacchi di phising. Un problema difficile da risolvere, ed ecco quindi i consigli del Garante, che se per i più esperti lettori di Tom's Hardware saranno scontati, possono rivelarsi preziosi per tutti gli altri.

Tanto per cominciare, numeri di telefono e indirizzi email non vanno diffusi. Poi bisogna sempre leggere con attenzione le regole sulla privacy e le condizioni d'uso di un servizio quando ci s'iscrive o si firma un documento.

Utile anche usare più di un indirizzo di posta elettronica, tenendone uno "a perdere" per le attività più rischiose. Poco importa che si riempia di schifezze, l'importante è che quello principale resti il più pulito possibile.

Quest'ultimo, poi, andrebbe protetto in qualche modo "se indicato nel proprio sito personale o in un blog". A questo proposito il Garante suggerisce si usare un qualche sistema crittografico che renda difficile l'individuazione dell'indirizzo a programmi automatici.

Chi manda mail a più persone, poi, dovrebbe fare attenzione a usare il campo CCN (BCC), così che la lista dei nomi non sia visibile ai singoli destinatari. Nella propria casella di posta elettronica, naturalmente, usare sempre il filtro antispam – ma visto che è attivo di default è certo che la maggior parte delle persone già lo fa.

Attenzione poi ai social netwrok, le cui impostazioni vanno gestite con particolare attenzione; evitare anche di dare l'amicizia a sconosciuti. A meno che, naturalmente, non si usi lo strumento per i contatti di lavoro o si sia vittime di sindrome da celebrità digitale – nel qual caso, suggeriamo, uno psicoterapeuta potrebbe aiutare.

Oltre alle cose da fare ci sono anche quelle da evitare: mai rispondere a un messaggio di spam, e mai cliccare su link dei quali non si è certi al cento per cento. Infine ma non ultimo, il Garante spiega le modalità per chiedere la cancellazione dei propri dati personali e l'interruzione dell'invio di comunicazioni indesiderate, nonché le procedure per fare ricorso.