Garanzia a vita: specchietto per allodole?

Alcuni produttori offrono sui propri prodotti una "garanzia a vita". Ma cosa succede veramente se un prodotto si guasta dopo i due anni convenzionali di garanzia?

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a cura di Avv. Gianluigi Fioriglio

Garanzia a vita e tutela del consumatore: aspetti giuridici

Diverse case produttrici di hardware offrono una garanzia supplementare sui propri prodotti, che in alcuni casi è addirittura “a vita”. Essa è denominata “convenzionale” e si somma a quella prevista come obbligatoria dalla legge (detta, per l’appunto, “legale”). Bisogna precisare che sulla tematica delle garanzie vi è spesso una notevole confusione, per cui in futuro la approfondiremo dal punto di vista del consumatore, dei professionisti e delle aziende (sia in qualità di venditori che di produttori).

Oggi, però, prendiamo in esame un caso particolare: la rottura di prodotti coperti da garanzia a vita acquistati da un consumatore. In questo caso la garanzia è veramente un “plus” oppure è solo uno specchietto per le allodole?

Generalmente questo servizio supplementare è un’ottima pubblicità per le ditte produttrici, perché il potenziale acquirente è indotto a ritenere che il prodotto sia di eccellente qualità. Inoltre, ha la certezza di poter ottenere la riparazione gratuita del prodotto qualora si verifichi un guasto anche a notevole distanza di tempo.

Come dispone il Codice del consumo (d.lgs. 206/2005), la garanzia convenzionale vincola “chi la offre secondo le modalità indicate nella dichiarazione di garanzia medesima o nella relativa pubblicità”. Lo stesso Codice prevede alcune indicazioni obbligatorie, come la specificazione che tale garanzia si somma a quella prevista dalla legge; inoltre, dispone che devono essere indicati, in modo chiaro e comprensibile, l’oggetto della garanzia e gli elementi essenziali necessari per farla valere. Ancora, “a richiesta del consumatore, la garanzia deve essere disponibile per iscritto o su altro supporto duraturo a lui accessibile” e “deve essere redatta in lingua italiana con caratteri non meno evidenti di quelli di eventuali altre lingue”. Se tali requisiti non vengono rispettati la garanzia rimane comunque valida.