Gfk: acquisti tecnologici sempre più online, tempi duri per i negozi tradizionali

Nel primo trimestre 2019 decresce del -0,6% il mercato italiano della tecnologia di consumo, ma l'e-commerce sale e i canali tradizionali scendono.

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a cura di Dario D'Elia

Il mercato italiano della tecnologia di consumo è in lieve contrazione (-0,6%) nel primo trimestre 2019 rispetto allo stesso periodo 2018, ma il dato più eclatante è che il canale online ha subito un'ulteriore impennata (+9,2%) ai danni di quello fisico tradizionale (-2,2%). La fotografia è stata scattata da Gfk, società specializzata nelle analisi di mercato per gli operatori del settore. Per ottenere le rilevazioni sfrutta un sistema di POS Tracking che tiene traccia degli acquisti effettuati su base mensile o settimanale.

Il fatturato complessivo di questo primo trimestre ha raggiunto i 3,3 miliardi di euro: l'e-commerce ormai rappresenta il 15,7% delle vendite a valore nonostante la bassa stagionalità del periodo.

"Dopo trimestri in forte crescita, rallenta la performance del comparto Telecom (+0,3%), che continua comunque ad essere il settore più importante, generando il 39,2% del valore complessivo del mercato italiano dei Technical Consumer Goods", sottolinea Gfk. In sintesi il comparto smartphone è il motore trainante, a dimostrazione che sempre più italiani preferiscono acquistare online invece che recarsi nei negozi.

"Molto positiva la performance del Piccolo Elettrodomestico (+9,6%) e in crescita anche il Grande Elettrodomestico (+1,7%) che arrivano a rappresentare rispettivamente il 9,8% e il 14% del totale Tecnologia di Consumo", prosegue Gfk.

Le note dolenti provengono dai settori IT/Apparecchiature per l’ufficio (-0,8%) - sebbene si confermi con il secondo per importanza, l'Elettronica di Consumo Audio/Video (-7,2%) e il comparto della Fotografia (-23,3%).

"Il canale più importante per fatturato sviluppato, gli Electrical Retailer (Grandi e Piccole superfici specializzate in Elettronica di Consumo), crescono del +1,2% nel primo trimestre 2019, trainati da una performance molto positiva delle vendite online, mentre risultano in flessione i canali specialistici (-1,3%) e il canale Mass Merchandiser (-5%)", conclude la società di analisi. In pratica i negozi indipendenti che hanno anche portali e-commerce vanno un po' meglio, mentre le grandi catene stanno continuando a soffrire.

Anche l’ultimo mese rilevato, marzo 2019, conferma il trend negativo da inizio anno con una decrescita del -1,2% rispetto a marzo 2018 e trend negativi per i settori più importanti.