Gina la piadina sconfigge la burocrazia: multa annullata

La vicenda degli iPad sequestrati alla piadineria astigiana si è chiusa positivamente. Annullato il sequestro e anche la sanzione di 5300 euro.

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a cura di Dario D'Elia

Gli iPad sequestrati a "Gina la piadina" sono tornati al loro posto. La piadineria astigiana, che la scorsa settimana è balzata agli onori delle cronache digitali, per un'azione della Guardia di Finanza senza precedenti, alla fine ha avuto ragione.

Il proprietario Roberto Cairo potrà continuare a offrire gratuitamente ai suoi clienti gli 4 iPad a disposizione. Non hanno bisogno di autorizzazione o targhetta identificativa come supponevano inizialmente le Fiamme Gialle, e quindi anche la sanzione (di ben 5300 euro) correlata è stata annullata.

iPad nuovamente in piadineria

Insomma ce l'ha fatta. "Non da solo certo, anzi con la ragionevolezza del Comando Provinciale della Guardia di Finanza che si è sempre reso disponibile ad un dialogo privo di conflitti", ha sottolineato Cairo su Facebook. "All'Ufficio competente presso l'Agenzia delle Dogane area Monopoli di Alessandria che mi hanno ricevuto e ascoltato".

Ovviamente ha contribuito anche la solidarietà online e l'interessamento di media e politica. Il grazie dell'esercente è stato rivolto al programma Rai "Virus", tutte le testate online, l'avvocato Scorza, gli onorevoli Quintarelli e Romano, e tanti altri.

La questione si è chiusa definitivamente con l'interpretazione ufficiale della normativa firmata dal direttore dell'Ufficio Regionale per il Piemonte e la Valle d'Aosta dei Monopoli di Stato. Quattro iPad in negozio non fanno una sala giochi e quindi non ci vuole la licenza speciale prevista dall'articolo 110 del Testo Unico delle leggi in materia di pubblica sicurezza.

La vicenda si chiuderà con l'happy hour di venerdì 31 Gennaio (dalle ore 17 alle 18). Piadine per dimenticare un paese che troppo spesso perde la bussola del buon senso.