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a cura di Elena Re Garbagnati

Se la Fisica vi attira, ma i libri vi annoiano, provate con il Gran Sasso Videogame. L'idea originale nasce dal progetto Pila, Physics in Ludic Adventure, che è stata finanziata dal Miur e sviluppata dallo studio bolognese IV Productions. Il titolo fa capire subito dove si svolge il gioco: appunto nei Laboratori Nazionali del Gran Sasso, gli stessi che sono stati protagonisti negli scorsi giorni dell'annuncio relativo all'esperimento XENON1T.

Si tratta di un browser game dalla grafica molto semplice (a 8 bit), un po' anni '80 per intenderci, del tipo punta e clicca, che ha diversi punti a favore. Il primo è che per quanto semplificata, la grafica dà un'idea di com'è l'impressionante struttura sotterranea dei Laboratori in cui il gioco si svolge, scatenando la curiosità del giocatore e affascinandolo.

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Secondo punto, la Fisica è l'unica chiave per proseguire nel gioco e terminarlo, quindi se da una parte ci sono un videogioco da giocare e un laboratorio di ricerca (molto ben fatto) da esplorare, dall'altra c'è un fondamento scientifico che non prevarica, ma che non ha nemmeno un ruolo secondario.

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Sul piano ludico lo scopo del gioco è aiutare un simpatico alieno Zot a tornare da dov'è venuto. Per riuscire nell'intento si devono risolvere piccoli enigmi a tema scientifico e svolgere semplicissimi giochi che comunque forniscono nozioni di Fisica. Proseguendo si apprendono gli obiettivi degli esperimenti in corso (che ovviamente sono analoghi a quelli che nella realtà svolgono gli scienziati). Non è necessario avere conoscenze pregresse, man mano che si prosegue vengono fornite le nozioni necessarie per comporre il puzzle e giungere alla soluzione.

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Laboratori Nazionali del Gran Sasso

Didatticamente la vicenda è astutamente architettata per spingere il pubblico delle scuole superiori a interessarsi alla Scienza, compito non facile visto che in Italia le materie scientifiche sono spesso poco apprezzate dagli studenti.

Gli ambienti ricreati nel gioco sono fedeli a quelli veri, e la componente scientifica è ben fatta, tanto che il gioco si è guadagnato il premio come miglior progetto per la categoria Capitale umano ed educazione al "Premio PA sostenibile 100 progetti per raggiungere gli obiettivi dell'Agenda 2030".

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Il gioco è gratuito, giocabile sia da PC sia dallo smartphone o dal tablet, ed è consigliato per un pubblico dai 14 ai 17 anni. Se come me siete un po' più attempati non preoccupatevi: l'ho usato per un paio di giorni e l'ho trovato molto divertente, provando anche un pizzico di nostalgia per un genere che tempi orsono era molto diffuso.


Tom's Consiglia

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