Gli operatori UE fanno già cartello sui pagamenti mobili?

L'Antitrust dell'Unione Europea sta indagando sulla joint venture per i pagamenti mobili di Vodafone, Telefónica, France Télécom e Deutsche Telekom. Il timore è che possa azzerare la competizione nel settore.

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a cura di Dario D'Elia

L'Antitrust UE ha il timore che il nascente settore dei pagamenti tramite cellulare possa essere monopolizzato da Vodafone, Telefónica, France Télécom e Deutsche Telekom. Gli operatori mobili leader del Vecchio Continente hanno infatti creato una joint venture che potrebbe mettere a rischio la competizione. 

La questione è diventata particolarmente calda quando Vodafone, Telefónica e il più grande carrier britannico Everything Everywhere (joint venture di France Télécom e Deutsche Telekom) hanno deciso di inaugurare nella terra di Albione uno dei primi servizi di portafoglio elettronico. Di fatto è come se un unico servizio di pagamento fosse stato adottato da tutti gli operatori più importanti, con gravi rischi di cartello. Ne è convinta infatti H3G (3 UK), che ovviamente spera in una sanzione antitrust.

Pagamenti mobili

Al momento l'indagine preliminare della Commissione UE è partita semplicemente sulla base dei potenziali rischi per il nuovo settore, per la pubblicità mobile e i servizi di analisi dei dati correlati all'attività dei consumatori. Per prendere una decisione definitiva sul caso avrà tempo fino ad agosto.

"La Commissione è a favore di qualsiasi iniziativa che svilupperà il promettente settore del commercio mobile in Europa e portare nuovi e innovativi servizi di pagamento e l'esperienza della pubblicità interattiva ai consumatori", sostiene in un comunicato Joaquin Almunia, commissario per la concorrenza dell'Unione europea. "Allo stesso tempo, dobbiamo fare in modo che possano emergere servizi competitivi in questo mercato, in modo che rimangano gli incentivi per innovare e i clienti ottengano i migliori servizi di mobile commerce al miglior costo".

Gli operatori TLC invischiati nella querelle si sentono tranquilli, soprattutto considerando che il settore è ancora in una fase embrionale. In ogni caso si dicono fiduciosi: l'indagine dimostrerà che la loro joint venture è a favore della competizione. È probabile infatti che dopo lo sbarco nel Regno Unito sarà la volta degli altri paesi.

Difficile al momento valutare il singolo caso, certo è che già nel 2011 avevamo iniziato a interrogarci sui potenziali rischi di monopolio per il mercato italiano. TIM, Vodafone, Wind, 3 Italia, PosteMobile e Fastweb da maggio condividono infatti la medesima piattaforma di pagamento mobile. Le conclusioni della Commissione UE saranno senza dubbio utili per capire se questi timori siano o meno giustificati.