Gmail bloccato in Cina, funziona solo via VPN

Gmail non è più accessibile in Cina dal 26 dicembre. Adesso per collegarsi alla mail di Google e a servizi quali Google Maps, Google Docs e Google Drive occorre una VPN. Il Governo smentisce il suo coinvolgimento, Google assicura che non ci sono problemi tecnici da parte sua.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Da tre giorni gli utenti cinesi non riescono ad accedere alla mail di Google e ad altri servizi del colosso statunitense del web. Lo confermano sia vari media sia la pagina del motore di ricerca che riporta il grafico in tempo reale del traffico diretto ai suoi prodotti e servizi: il 26 dicembre il traffico di Gmail è precipitato improvvisamente dell'85 percento e ormai è prossimo allo zero.

Google scarica qualsiasi responsabilità: non ci sono guasti tecnici o malfunzionamenti dei servizi. Secondo gli attivisti di Greatfire.org – specializzati nel monitoraggio della libertà di espressione online in Cina - "il governo sta cercando di limitare la presenza di Google in Cina e di indebolirla oltreoceano".

Google Cina

Una visione che contrasta apertamente con la posizione ufficiale espressa da Hua Chunying, portavoce del ministero degli Esteri, secondo cui il Governo non è al corrente di alcun blocco di Gmail e che è da sempre impegnato ad assicurare "accoglienza e sostegno agli investitori stranieri" mediante "un ambiente aperto e trasparente".

Gmail Cina

Il grafico degli accessi a Gmail dalla Cina

Sta di fatto che i problemi di Gmail in Cina non sono una novità, così come i contrasti fra il Governo cinese e Google: il servizio di posta elettronica andava a singhiozzo da almeno sei mesi, ossia dal 25mo anniversario della protesta in piazza Tiananmen (e in passato ci sono stati molteplici blocchi).

Fino a Natale tuttavia era possibile scaricare la posta con programmi che usano protocolli IMAP, SMTP e POP3, come per esempio Outlook o Mail. Adesso non è più possibile, se non sfruttando una VPN per aggirare il Great Firewall of China, meglio conosciuto come Golden shield project, il più sofisticato sistema di censura di Internet al mondo.